Il cinema ha più volte anticipato le innovazioni che usiamo ogni giorno. Dall’intelligenza artificiale agli smartphone pieghevoli, passando dall’autenticazione biometrica e gli sviluppi in medicina, il 2025 si prospetta come un anno cardine per l’avvento di nuove tecnologie, che fino a poco tempo fa sembravano appartenere al regno della fantascienza. In due anni, l’intelligenza artificiale ha rivoluzionato interi settori produttivi e, una volta disponibile globalmente, promette di fare lo stesso con le attività più quotidiane degli utenti finali, dai contenuti sui social agli assistenti sui telefonini. Ne abbiamo parlato con Antonino Caffo, giornalista esperto di tecnologia che collabora, tra l’altro con l’Agenzia Ansa e Il Sole 24 Ore.

Caffo, nel 2025 possiamo aspettarci un’accelerazione nell’adozione di tecnologie come l’intelligenza artificiale (IA), la realtà virtuale e aumentata (VR/AR) e l’Internet of Things (IoT)?

Si. Ad esempio, l’IA sarà sempre più pervasiva e integrata in un numero crescente di dispositivi e servizi, dai nostri smartphone agli elettrodomestici, offrendo esperienze personalizzate e automatizzando compiti quotidiani. Poi la la realtà virtuale e aumentata, tecnologie non più relegate al solo gaming, ma capaci di trovare applicazioni in settori come l’educazione, la sanità e il commercio. L’IoT collegherà sempre più oggetti, creando case intelligenti e città più efficienti e sostenibili.

Come cambierà il modo di lavorare con la tecnologia nel 2025?

Il lavoro ibrido e remoto continuerà a crescere, supportato da tecnologie avanzate per la collaborazione e la comunicazione a distanza. L’IA automatizzerà compiti ripetitivi, permettendo ai lavoratori di concentrarsi su attività più creative e strategiche. Oggi possiamo tradurre in autonomia conversazioni in tempo reale, sintetizzare dal telefonino lunghi documenti e chiedere ad un chatbot come cominciare un documento di testo o un’email. Più gente userà tali strumenti più ci sarà l’interesse di altre aziende di investire nel settore.

Quali saranno le principali innovazioni nel campo dell’intrattenimento?

Potrebbe tornare di moda il metaverso, su cui aveva acceso i riflettori Mark Zuckerberg a fine 2022. A due anni di distanza, l’ecosistema non è mai esploso, nonostante l’ingresso sul campo di Apple con i suoi visori. Proprio l’intelligenza artificiale potrebbe semplificare l’affermazione del metatarso, inteso come luogo digitale per trasferire quello che ora facciamo da un computer. Il vantaggio? Vivere esperienze tridimensionali più reali e appaganti. Qualcosa che non sarà facile raggiungere con un visore sugli occhi ma solo attraverso dispositivi più leggeri, ad esempio un paio di occhiali. Un buon esempio sono gli Spectacles di Snapchat, pensati per proiettare dinanzi allo sguardo dell’utente dei contenuti sovrapposti a quelli del mondo reale. Meta e Google, insieme a Samsung, si stanno muovendo sulla stessa falsariga, con possibili novità entro i prossimi mesi.

Ci saranno sviluppi significativi nella tecnologia sanitaria?

Assolutamente sì. Dispositivi indossabili e app per il monitoraggio della salute diventeranno più sofisticati, consentendo una prevenzione e una gestione personalizzata delle malattie. La telemedicina si diffonderà ulteriormente, rendendo l’assistenza sanitaria più accessibile. I cosiddetti gadget da indossare, come orologi e anelli, già adesso rendono più semplice monitorare lo stato di salute da parte dei consumatori. Pensiamo agli “smart ring”, gli anelli intelligenti che si sono affacciati sul mercato negli ultimi mesi. Nessuno schermo, autonomia prolungata e zero distrazioni: con un Samsung Galaxy Ring, tra gli altri, è possibile analizzare continuamente il proprio stato di salute, ottenendo risultati giornalieri e indicazioni su come migliorarlo.

Il clima è un argomento scottante, ci sono interazioni con le innovazioni?

La tecnologia progettata per ridurre o invertire in una certa misura i danni causati dall’uomo all’ambiente e ridurre le emissioni di carbonio sarà fondamentale nel 2025. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a progressi significativi che vanno dalla crescente adozione di auto elettriche ai progressi nella cattura e nello stoccaggio del carbonio. L’applicazione di un’informatica efficiente dal punto di vista energetico, che riduce al minimo il consumo di energia e l’impronta di carbonio, è destinata a diventare una tendenza in crescita. Nuove tecnologie informatiche come GPU, elaborazione neuromorfica e elaborazione quantistica forniranno miglioramenti molto necessari nell’efficienza energetica nel prossimo decennio. Con questa tecnologia, sarà possibile tagliare i costi dei data center e il consumo di energia, sviluppare prodotti sostenibili o utilizzare sistemi di gestione energetica intelligenti per minimizzare il consumo. La stessa IA richiede una vasta mole energetica, che se non governata con attenzione potrebbe portarci al collasso. Dietro le quinte dell’innovazione è dunque necessario guardare a quelle aziende che lavorano per realizzare data center e infrastrutture disponibili. L’Italia è maestra in tale campo: basta guardare agli esempi di Aruba nel bergamasco e nei dintorni di Roma.

Altre novità riguardanti il virtuale?

La convergenza tra il mondo reale e quello digitale è un fenomeno a cui stiamo assistendo ormai da qualche anno, ma le esperienze immersive, realistiche e intuitive continueranno a evolversi e ad acquisire importanza. Grazie ai progressi della realtà aumentata, della realtà mista e dell’intelligenza artificiale, vengono creati ambienti digitali immersivi in ​​diversi settori, come il gaming, l’assistenza sanitaria e l’e-commerce. Anche la diffusione del 5G o di dispositivi migliorati e più accessibili come Apple Vision Pro o Meta Quest 3, o gli investimenti di grandi aziende come Nvidia e Qualcomm, stanno stimolando la domanda e aprendo opportunità per nuovi modelli di business. I loro principali casi d’uso spaziano dalla collaborazione immersiva per riunioni a distanza più efficaci e interattive alla formazione con simulazioni realistiche che migliorano l’acquisizione e il mantenimento delle competenze, fino agli assistenti virtuali che rivoluzionano l’esperienza di acquisto e aumentano il coinvolgimento e le vendite.

Quali sono le sfide etiche e sociali legate a queste nuove tecnologie?

L’ascesa dell’IA solleva preoccupazioni sulla privacy, la sicurezza dei dati e il potenziale impatto sul mercato del lavoro. È fondamentale un dibattito aperto e una regolamentazione responsabile per garantire che queste tecnologie siano utilizzate a beneficio dell’umanità.

Con un occhio alla sicurezza informatica…

Le minacce informatiche continueranno a rappresentare una delle principali preoccupazioni per le aziende nel 2025, ma la loro portata avrà ripercussioni anche sulla società, sulla sicurezza nazionale e sulla sicurezza pubblica. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un aumento degli attacchi contro infrastrutture critiche come reti energetiche, sanitarie e sistemi elettorali. Ecco perché è così importante che il 2025 segni una pietra miliare storica per gli investimenti nella sicurezza informatica, nonché per la collaborazione tra stati e aziende per condividere intelligence e sviluppare strategie di difesa collaborative. Gli ultimi sviluppi dell’IA saranno cruciali quando si tratterà di rilevare e prevenire gli attacchi, ma bisogna anche concentrarsi sul suo utilizzo da parte dei criminali informatici che intendono trasformare la tecnologia in uno strumento per scopi fraudolenti. La sicurezza informatica cesserà quindi di essere solo un problema da risolvere per le aziende e diventerà un elemento essenziale della sicurezza a livello nazionale e globale.

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