Dopo l’intensa ondata di maltempo che ha messo in ginocchio alcune regioni del Centro-Nord, è il momento di tirare un po’ il fiato dal punto di vista delle precipitazioni con una fase asciutta ma senz’altro con molto più fredda rispetto a quanto vissuto. Aria di origine artica, infatti, sta per fare il suo ingresso dai Balcani provocando cali termici anche di 10-12°C rispetto ai valori attuali.

Aria gelida in arrivo dai Balcani 

Dovremo fare i conti anche con il ritorno del freddo invernalea causa dei valori molto elevati dei giorni scorsi, il calo termico sarà più sensibile al Sud e sulla Sicilia dove si sono toccate punte di 28-29°C: sarà soprattutto su queste zone che le temperature crolleranno di una decina di gradi ma con i valori diurni comunque superiori alle medie del periodo. Discorso diverso per le regioni settentrionali dove da martedì 18 marzo si farà sentire la massa d’aria fredda con i valori diurni che faranno fatica a superare i 10°C anche in pianura e minime ovunque a una cifra e vicine allo 0°C ma anche al di sotto come nel caso di Bologna con -1°C mentre le altre grandi città di Piemonte, Lombardia e Veneto non andranno sotto i 3-4°C.

Le previsioni

Nelle giornate di lunedì 17 e martedì 18 su alcune regioni il sole farà fatica ad imporsi a causa di una maggiore presenza di nubi. Lunedì il meteo più incerto si registrerà sulle regioni del nord-est, su gran parte del distretto adriatico e su alcune aree del Sud. Le nubi potranno dar luogo anche a qualche fenomeno sparso, come nevicate sui rilievi alpini centro-orientali, piogge sul Friuli Venezia Giulia, qualche piovasco nelle zone interne di Marche e Abruzzo, e locali spruzzate di neve sulla dorsale appenninica centrale, a quote piuttosto interessanti per il periodo, generalmente comprese tra i 1200 e i 1400 metri.

Da venerdì 21, la circolazione generale subirà una nuova metamorfosi, con il ritorno delle correnti umide e instabili atlantiche, che potrebbero dare il via a una nuova fase di tempo perturbato, pronta a coinvolgere, con tutta probabilità, anche gran parte del weekend.

L’effetto wind-chill

Discorso molto simile anche per le regioni centrali eccetto il Lazio dove di giorno si salirà sopra i 10-12°C ma durante le ore notturne farà freddo ovunque con minime di 1°C a L’Aquila, 2°C a Perugia e 5°C ad Ancona per fare alcuni esempi. Attenzione, però: i venti freddi da Grecale (Nord-Est) contribuiranno a far percepire un freddo maggiore di quello reale (il cosiddetto effetto wind-chill) specialmente sul Triveneto e sulle zone adriatiche che sono molto esposte a questo tipo di configurazione. A metà settimana andranno sotto zero anche città come Campobasso e Potenza con temperature minime comprese fra -3°C e -4°C. Questo colpo di coda invernale provocherà gelate anche sulle zone di pianura.

Condividere.
Exit mobile version