“Mia figlia non c’entra proprio niente. Questo che mi fa paura a me, io da colpevole fuori, loro da innocenti in carcere”. “Io mi stavo uccidendo perché non ce la facevo più andare avanti, per il rimorso”, racconta Michele Misseri, uscito dal carcere dopo aver scontato la sua pena per soppressione di cadavere, “Io quando stavo prendendo il veleno, mi sono detto: ‘sì è vero, tu la fai finita, però Sara non verrà mai trovata’. Quando è venuta Sara che è scesa Sara Io l’ho presa di spalle. Non l’avevo vista mai vestita così e quindi ho allungato la mano, questa è la verità”.

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