Moretti, splende il sol dell’avvenire, Dujardin racconta i giorni del Bataclan e altri 9 film da non perdere al cinema e in streaming

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IL SOL DELL’AVVENIRE. Nelle sale

Nanni Moretti ritrova il buonumore, riflette sul tempo che passa, sul cinema che cambia e perde la memoria, sulle sequenze brutte che vanno tagliate, sui sonniferi, gli antidepressivi e le creme per la pelle, sugli attori disobbedienti, gli elefanti e i trapezisti, sull’amore e i suoi misteri. Cita La Dolce Vita e 8 1/2, la madre morta, le canzoni pi amate, da Sono solo parole di Noemi a Voglio vederti danzare di Battiato, Lontano lontano di Tenco e La canzone dell’amor perduto di De Andr. Chiude capitoli, volta pagine con gentilezza, chiama a raccolta gli amici che lo hanno accompagnato, da Renzo Piano a Chiara Valerio a Corrado Augias, e poi gli interpreti che hanno affollato la sua carriera, tutti insieme nei titoli di coda mentre la banda invade i Fori Imperiali.
felliniano, sarcastico, trasognato, anti-piattaforme, anti-mistificazioni e anti-sabot (un tragico punto di vista), in velocit sul monopattino nelle piazze di Roma, sentimentalmente fragile di fronte alla solitudine, come sempre gran divoratore di dolci. Ed come se girasse tre film (e mezzo) contemporaneamente: il primo, centro della sceneggiatura scritta da Moretti con Federica Pontremoli, Valia Santella e Francesca Marciano, sui riflessi nel Pci dei fatti d’Ungheria nel 1956, in cui si innestano la love story al tramonto, dopo quarant’anni insieme, con la dolce Paola, produttrice e amministratrice di quel cuore arido (Margherita Buy, alter ego di un’immagine femminile che il Moretti reale ha mutuato da pi relazioni) e il bel rapporto con la figlia musicista, Emma (Valentina Romani), innamorata di un sessantenne artista polacco (Jerzy Stuhr, regista e attore per Wajda e Zanussi).
Infine, ecco avanzare altre due storie: anzitutto, un musical lungo una vita con due ragazzi che si scambiano il primo bacio al cinema e si amano e litigano tanto; in secondo luogo, un road movie acquatico su un nuotatore che torna a casa attraversando pi piscine contigue come capitava a Burt Lancaster in Un uomo a nudo di Frank Perry (1968).
Il film sui fatti d’Ungheria con l’invasione dei carrarmati dell’Urss segue le vicende di Ennio (Silvio Orlando) e Vera (Barbora Bobulova), lui segretario della sezione comunista Antonio Gramsci del Quarticciolo e redattore dell’Unit, lei sarta e militante. La sezione ospita un circo ungherese Budavari che sollecita la coscienza di Ennio a chiedere la dissociazione del Pci dall’aggressione sovietica.
Le riprese faticano a procedere: per il perfezionismo del regista, ma anche perch il produttore francese Pierre (Mathieu Amalric) combina disastri e il set si ferma. Togliatti, intanto, si affaccia alla finestra ma resta in silenzio mentre Paola trova fondi coreani per proseguire e va dallo psicanalista (Teco Celio) perch vuole trovare la forza di lasciare il pur amato Giovanni: non osa dirglielo, ma lui troppo impegnativo.
Prima per c’ da affrontare l’esame di Netflix con i manager che chiedono a Nanni dov’ il what the fuck!, il colpo di scena, e gli ricordano continuamente i 190 Paesi in cui il colosso dello streaming trasmette. Cinema nel cinema. Cinema al cubo, partendo dall’avatar Michele Apicella, di cui Moretti recita il deprofundis, per arrivare al maturo Nanni che mette in discussione il film fasullo – feroce dell’nfant prodige di turno, prodotto da Paola, dove la violenza intrattenimento, dunque inaccettabile. Non come nel capitolo Non uccidere del Decalogo di Kieslowski dove la violenza cos esplosiva da generare rigetto.
Io sono delizioso, si difende Nanni / Giovanni davanti ai familiari che l’accusano di essere un orso. Alla fine, si ride molto, ci si commuove, affiora la nostalgia, i vecchi tic restano, il sorriso beffardo. Il sol dell’avvenire dunque un’opera politica, intima, personale, anche bizzarra che piacer alla giuria del Festival di Cannes. Ultimo atto di un primo tempo cine-esistenziale che svanisce, mentre il secondo tempo, con altri ritmi e altri sguardi, sta per cominciare.

IL SOL DELL’AVVENIRE di Nanni Moretti
(Italia-Francia, 2023, durata 77’)
con Nanni Moretti, Margherita Buy, Silvio Orlando, Barbora Bobulova, Mathieu Amalric, Jerzy Stuhr, Elena Lietti
Giudizio: *** su 5
Nelle sale

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