La Commissione europea ha multato 15 case automobilistiche e l’Associazione europea dei produttori di automobili (Acea) per 458 milioni di euro, per aver partecipato a un cartello di lunga durata riguardante il riciclo dei veicoli a fine vita. 

Nessuna multa a Mercedes, perché ha rivelato l’esistenza dell’accordo all’esecutivo comunitario. 

Tutte le aziende hanno ammesso il loro coinvolgimento nel cartello e hanno accettato di risolvere il caso. Stellantis (Opel inclusa), Mitsubishi e Ford hanno beneficiato di una riduzione della multa per aver cooperato con Bruxelles: Stellantis (-50%) dovrà pagare 74,934 milioni di euro; Mitsubishi (-30%) 4,150 mln; Ford (-20%) 41,46 milioni. E poi: Bmw 24,58 mln; Honda 5,04 mln; Hyundai/Kia 11,95 mln; Jaguar/Land Rover/Tata 1,63 mln; Mazda 5 mln (di cui congiuntamente e separatamente con Ford 1,03 mln); Renault/Nissan 81,461 mln; Opel (-50%) 24,530 mln (di cui congiuntamente e separatamente con Gm 13,659 mln); GM (soltanto) 17,70 mln; Suzuki 5,47 mln; Toyota 23,55 mln; Volkswagen 127,69 mln; Volvo 8,89 mln (di cui congiuntamente e separatamente con Ford 3,9 mln e con Geely 4,41 mln); Acea 500 mila euro, per il suo ruolo di facilitatore.

L’ultima sanzione tiene conto del fatto che tutti i produttori di automobili, che sono membri dell’Acea, sono stati multati individualmente

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