Amava il mare dell’Elba e le salite di montagna della Svizzera, “un inno alla vita per cui ringraziare Dio”, come raccontava sul suo profilo Instagram. E pedalava su strada o in mountain bike fino al sorriso finale, scesa dalla sua bici. Ma Muriel Furrer ha incrociato la sua tragedia sulle strade di casa, in quella che doveva essere la sua ultima gara di stagione, il Mondiale di Zurigo. Diciotto anni compiuti da poco, e festeggiati col bronzo a squadre agli Europei di Mountain Bike, la ragazza col sorriso contagioso è morta oggi dopo il ricovero in gravi condizioni per una caduta nella sua gara di ieri, la Juniores. E’ uscita di strada ed è andata a sbattere contro un albero, lei abituata a fare slalom tra rocce, boschi e fango. Ma il Mondiale non si è fermato, solo lo stop alle premiazioni e un lutto formale che lascia perplessi.
Ancora poco chiare le circostanze dell’incidente: in una conferenza stampa, il direttore sportivo dell’Uci, Peter Van den Abeele, ha dichiarato che “l’indagine da parte delle autorità competenti” è “in corso” e che non è in grado di fornire ulteriori dettagli sulle circostanze. Muriel Furrer è caduta pesantemente sotto la pioggia battente durante la gara junior su strada. Non è stato comunicato il luogo esatto della caduta.
Secondo i media svizzeri, l’incidente è avvenuto in un bosco sopra Küsnacht, sulla sponda orientale del lago di Zurigo, e ci sono voluti diversi minuti prima che la ciclista venisse individuata.
Nonostante la tragedia, i Mondiali continuano, per volontà della famiglia di Muriel, è stato sottolineato dall’Uci. “Le bandiere dei Campionati del Mondo saranno esposte a mezz’asta per il resto della competizione e le cerimonie ufficiali sono state ridotte – ha aggiunto Olivier Senn, vicedirettore del comitato organizzatore – Il gala dell’Uci che avrebbe dovuto svolgersi domani sera è stato annullato”.
“Siamo profondamente addolorati per la morte di Muriel Furrer, atleta junior, avvenuta oggi. I nostri pensieri sono rivolti alla sua famiglia, ai suoi amici e ai suoi compagni di squadra in questo momento difficile”, ha commentato il presidente dell’Uci David Lappartient su X.
La ragazza viveva a Egg, a soli dieci minuti dal presunto luogo dell’incidente, che non è stato confermato dall’UCI. “Al momento non abbiamo informazioni precise”, ha insistito Senn, quando gli è stato chiesto se la ragazza fosse rimasta a terra diversi minuti prima di essere soccorsa.
“I nostri cuori sono spezzati. Abbiamo perso una giovane donna calorosa e meravigliosa”, ha dichiarato la Federazione ciclistica svizzera. Le polemiche sulla sicurezza dei ciclisti continuano. La prima metà della stagione è stata segnata anche da diversi incidenti molto gravi nel gruppo dei professionisti, che hanno colpito corridori di spicco come Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel. E sono in molti a sottolineare che le biciclette stanno diventando sempre più potenti, il che aumenta il pericolo.
muore in un incidente di gara la 18enne Muriel Furrer, le gare non si fermano
Di Sala Notizie3 min di lettura
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