Grok 3 promette un’intelligenza artificiale più potente, versatile e “irriverente” rispetto ai suoi predecessori, ma sarà all’altezza delle aspettative? In tempi evolutivi come questi, dove oltre ai colossi si erge tra la massa la cinese DeepSeek, che promette prestazioni a costi minori, Grok può rappresentare una mina vagante, in grado di mischiare le carte in tavola. In una diretta streaming, Elon Musk ha proclamato Grok 3 il chatbot “più intelligente sulla Terra”, non lesinando su varie dimostrazioni circa le capacità avanzate. Ne parliamo con Antonino Caffo, giornalista esperto di tecnologia e collaboratore dell’Ansa.

Quali sono le principali innovazioni di Grok 3 rispetto ai modelli precedenti e in che modo si differenzia da GPT-4 e Gemini?
Grok 3 introduce diverse innovazioni rispetto ai suoi predecessori e ai modelli concorrenti come GPT-4 e Gemini. Ad esempio, addestramento su un dataset massivo e aggiornato: Grok 3 è stato addestrato su un dataset enorme che include informazioni in tempo reale da internet, il che gli consente di accedere a dati più aggiornati rispetto a molti altri modelli. Grok 3 mostra miglioramenti significativi nel ragionamento logico e matematico, superando GPT-4 e Gemini in alcuni benchmark, almeno secondo xAIi, sebbene questi risultati debbano ancora essere verificati in modo indipendente. La nuova versione è poi in grado di generare e comprendere codice in modo più efficace rispetto alle precedenti, il che lo rende uno strumento prezioso per gli sviluppatori. Come i predecessori, Grok 3 è stato progettato con una “personalità” più irriverente e umoristica, che lo distingue da altri modelli.

DeepSearch è stato presentato come un motore di ricerca avanzato basato su intelligenza artificiale. Come funziona e quali vantaggi offre rispetto ai metodi di ricerca tradizionali?
DeepSearch utilizza l’intelligenza artificiale per comprendere il significato e l’intento dietro le query di ricerca, andando oltre la semplice corrispondenza delle parole chiave. I vantaggi includono risultati più pertinenti, ricerca conversazionale, affinando i risultati attraverso domande e risposte, esplorazione di connessioni complesse, che i motori di ricerca tradizionali potrebbero perdere.

L’addestramento di Grok 3 ha richiesto una delle infrastrutture di calcolo più grandi mai realizzate, con 200.000 GPU. Quali sono stati i principali ostacoli tecnologici e come sono stati superati?
L’addestramento su un dataset così vasto ha richiesto lo sviluppo di nuove tecniche per gestire e elaborare efficientemente i dati. xAI ha dovuto sviluppare un’infrastruttura in grado di scalare a 200.000 GPU, affrontando problemi di comunicazione e coordinamento tra le unità di elaborazione. Addestrare un modello di queste dimensioni richiede un’enorme quantità di energia, un tema oggi fondamentale. xAI ha lavorato per ottimizzare l’efficienza energetica dell’infrastruttura per ridurre l’impatto ambientale anche se è chiaro che uno sforzo maggiore richieda più compromessi in termini di sostenibilità dei modelli. Su questo si giocheranno le sfide future.

xAI ha dichiarato che Grok 3 supera i concorrenti nei benchmark matematici e di codifica, ma i risultati non sono ancora stati verificati indipendentemente. Come rispondere a chi chiede maggiore trasparenza su questi test?
xAI riconosce l’importanza della trasparenza e si impegna a condividere i risultati dei benchmark in modo più dettagliato in futuro. La verifica indipendente dei risultati è fondamentale per garantire l’accuratezza e l’affidabilità delle affermazioni di xAI. L’azienda sta lavorando per rendere disponibili i dati e le metodologie utilizzate nei test, consentendo alla comunità scientifica di valutare in modo indipendente le prestazioni di Grok 3. Senza questa mossa, c’è il grosso rischio che uno strumento potenzialmente efficiente perda di significato e rimanga un passatempo circoscritto nel social X. Musk vuole proprio il contrario ed è il motivo per cui ha realizzato Grok come app separata da portare sugli smartphone Android e iOS.

Il settore dell’IA è sempre più competitivo, con OpenAI e Google che investono miliardi di dollari in nuovi modelli. Qual è la strategia di xAI per attrarre investimenti e mantenere il vantaggio tecnologico?
La strategia di xAI si basa su vari fattori. Ad esempio l’innovazione continua: xAI investe in ricerca e sviluppo per spingere i confini e sviluppare modelli sempre più potenti e versatili. La compagnia si concentra poi sullo sviluppo di modelli con applicazioni pratiche in diversi settori, come la ricerca, la programmazione e l’analisi dei dati. Qualcosa di molto simile a quanto sta facendo in Cina il colosso Huawei. Ora che Musk è inserito in un ecosistema politico consolidato, avrà sicuramente maggiore opportunità di trarre investimenti ma, dall’altro, anche più motivi per rendere Grok più trasparente e scevro da interferenze esterne. Il rischio è alto.

L’accesso a Grok 3 è riservato agli utenti paganti. Quali sono i motivi dietro questa scelta e come si può rendere l’IA accessibile a un pubblico più ampio in futuro?
L’accesso a pagamento a Grok 3 è motivato da diversi fattori. Sviluppare e mantenere un modello di IA di questa portata richiede investimenti significativi. L’accesso a pagamento consente a xAI di sostenere questi costi e continuare a investire nell’innovazione. Limitare l’accesso a Grok 3 aiuta a gestire le risorse computazionali e a garantire un’esperienza utente ottimale per gli abbonati. Inoltre, l’accesso a pagamento può contribuire a promuovere un uso responsabile dell’IA, scoraggiando l’abuso e l’uso improprio della tecnologia.

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