Nella Sala delle Bandiere del Campidoglio, a Roma, è stata presentata la terza edizione della Rome Future Week, manifestazione diffusa che da tre anni trasforma la Capitale in un laboratorio vivente per anticipare il futuro. 

In programma dal 15 al 21 settembre, vedrà i giovani al centro dell’evento: oltre duemila under-25, infatti, terranno le redini della manifestazione per l’intera settimana.

Giovani alla Rome Future Week (Rfw)

10/09/2025

Il tema di quest’anno è “Mutazioni”: un invito corale – con oltre 400 eventi in 200 location – ad esplorare il futuro come flusso continuo di trasformazioni, naturali e culturali, che attraversano corpi, linguaggi, tecnologie, smart cities e relazioni.

Futuri tecnologici, certo, ma anche culturali, sociali, umani come sottolinea Michele Franzese, fondatore della manifestazione. “Rome Future Week è nata per connettere le opportunità che convivono in questa città: l’innovazione tecnologica, ma anche i cambiamenti culturali, sociali, umani. Dopo la sorpresa che fu la prima edizione, e una seconda di consolidamento, quest’anno puntiamo a rendere tutto ancor più leggibile, coinvolgente e partecipato, con un programma strutturato in hub tematici e un tema forte che ci accompagna ovunque: le mutazioni. Roma, con la sua natura ibrida e viva, è il luogo perfetto per osservare queste trasformazioni come al microscopio. E attraversarle insieme”.

“I giovani sono il motore di questa energia”, dice Monica Lucarelli, Assessora alle Attività Produttive, alle Pari Opportunità e all’Attrazione Investimenti di Roma Capitale. “Oltre duemila under 25 che prendono la parola, che costruiscono, che innovano. In questi giorni mostriamo come la città sta cambiando davvero: le piazze che diventano piazze digitali, con il Wi-Fi gratuito e il 5G al servizio dei cittadini e delle cittadine; le metropolitane che si attrezzano per essere sempre più connesse; le aziende partecipate che aprono le loro stanze della tecnologia a studenti, startupper e ricercatori, diventando motori di innovazione. È l’immagine di una Roma che non ha paura di sperimentare, che rende accessibili le sue infrastrutture e che costruisce comunità e futuro intorno alla connettività e all’innovazione”.

Monica Lucarelli, Michele Franzese (Rfw)

10/09/2025

Rome Future Week è un ottimo esempio di collaborazione tra pubblico e privato, infatti nasce da una coprogettazione tra l’Assessorato alle Attività Produttive, alle Pari Opportunità e all’Attrazione degli Investimenti di Roma Capitale e Scai Comunicazione, agenzia organizzatrice di eventi e format diffusi in tutta Italia.

“La Rome Future Week è diventata, in pochi anni, uno spazio concreto dove l’innovazione incontra le persone. Non parliamo di tecnologia come fine a sé stessa, ma come strumento per generare impatto: culturale, sociale, economico. È questo che stiamo costruendo, come amministrazione e come città: con la Casa delle Tecnologie Emergenti abbiamo aperto un luogo dove imprese, università, startup e cittadini e cittadine si incontrano per pensare insieme soluzioni nuove. E con progetti come Impresa Comune, il trasferimento tecnologico e il lavoro sui territori, stiamo dimostrando che anche una grande capitale può fare innovazione in modo inclusivo e sostenibile, tenendo insieme passato e futuro. E diventando il posto giusto per osservare le mutazioni del presente e provare a orientarle”, dice ancora Monica Lucarelli.

Novità dell’edizione 2025 è l’introduzione di Future Hub tematici, pensati per orientare il pubblico tra i grandi ambiti di cambiamento. Ogni hub racconterà, con linguaggi e format dedicati, una diversa dimensione delle mutazioni in corso: Etiopia Lab, a cura di EFI (Ecosistema Formazione Italia), per raccontare la formazione che cambia; Casa Futuro, per una riflessione sulle nuove dimensioni dell’abitare, con una mostra ed una giornata intera di talk; Alchemy Maker, presso Industrie Fluviali, una giornata all’insegna dello studio delle intelligenze artificiali; Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma Capitale, nella Stazione Tiburtina, già location protagonista delle passate edizioni, ma quest’anno reimmaginata come luogo ideale per conversazioni, hackathon e momenti di codesign del futuro. Insomma, Roma muta e reinventa i propri spazi per metterli a disposizione dell’innovazione.

Anche quest’edizione di Rome Future Week è stata realizzata in collaborazione con ROAD – Rome Advanced District, una rete che aggrega imprese (oltre a Eni, Ferrovie dello Stato, Cisco, Nextchem, Autostrade, Acea e Bridgestone) università, startup, centri di ricerca e istituzioni, con l’obiettivo di creare presso l’area del Gazometro di Roma un polo di innovazione sostenibile. Collocato in un quadrante urbanistico della Capitale risalente ai primi del Novecento, di assoluta rilevanza dal punto di vista storico industriale, il Distretto ospita Joule, la Scuola di Eni per l’impresa e l’acceleratore ZERO (nodo della Rete Nazionale di CDP dedicato alle migliori startup clean tech).

Assieme a ROAD, tanti i partner e gli sponsor che hanno deciso di sostenere questa nuova edizione e che hanno fatto proprio il tema, costruendo contenuti intorno alle mutazioni, tra cui RINA, Ferrovie dello Stato, Regione Lazio, IUL (Università Telematica degli Studi IUL), Little Genius International, Fondazione MSD, Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Istituto Pantheon, SONY Csl, Translated, TIM, Engel & Volkers, Confcommercio. Sono media partner ufficiali del festival RAI e RDS.

L’iniziativa gode del patrocinio di Regione Lazio, Università Tor Vergata, Convention Bureau Roma e Lazio, Unindustria e del Formez, la cui presenza rappresenta un segnale importante per raccontare la mutazione in atto nella PA.

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