Liliana Segre continua a essere bersaglio di attacchi sui social. Questa volta ad accendere ‘la miccia’ è stata la sua partecipazione, il 25 aprile, alla commemorazione della festa della Liberazione a Pesaro, città dove trascorre le vacanze e dove conobbe il marito, Alfredo Belli Paci. E, a miccia accesa, il fuoco di fila è divampato dopo la proiezione, sabato 26 aprile su Rai 3, del documentario di Ruggero Gabbai ‘Liliana’. 

Sulla pagina social dell’europarlamentare Pd Matteo Ricci, che ha postato una foto  con la senatrice a vita a Pesaro, sono arrivati una ridda di commenti, alcuni positivi, ma altri di puro insulto come “il lavoro rende liberi ma questa è rimasta schiava di Netanyahu”, “Invece di invitare lei potevate invitare chi racconta le sue disavventure senza rubarci lo stipendio da senatrice a vita”. E altri insulti sono arrivati sulla pagina del sindaco Andrea Biancani e su quella del Comune. 

Frasi come: “La più nazista di tutte”, “vecchia il popolo italiano non ti vuole”, “stanno facendo la raccolta differenziata” sono parole gravi “che andrebbero perseguite dalla giustizia – ha sbottato Biancani -. Pesaro è con lei e bene, benissimo, abbiamo fatto a darle la cittadinanza onoraria”. Già in passato la senatrice, attraverso il suo legale Vincenzo Saponara, ha presentato denunce e la Procura di Milanoha chiuso le indagini su 12 persone accusate di minacce ediffamazione aggravate da motivi di odio razziale nei suoiconfronti (per altre 17, fra cui chef Rubio ha chiestol’archiviazione a cui il legale si è opposto presentando unatabella con 246 account social con gli insulti e le minacce checontengono). Ed ora pare scontato che valuterà la denuncia ancheper i nuovi insulti.

Una situazione che ha continuato ad aggravarsi dal 7 ottobre 2023 ma che non fa desistere la senatrice, che il 10 settembre compirà 95 anni, dal partecipare ad incontri e continuare il suo lavoro di tenere viva la memoria sull’Olocausto.  Una conferma delle ostilità in rete c’è stata anche con la messa in onda ieri sera del documentario su di lei, andato in onda su Rai3. Solo su Facebook il post con l’annuncio della messa in onda ha avuto oltre 400 commenti, alcuni dai toni belligeranti non solo riguardo a Gaza (e a poco è servitol’appello di Segre per i bambini, e le parole di scoramento perle immagini “da Gaza e dall’Ucraina”) ma anche per la suaposizione sui vaccini. “La sig.ra Segre è stata indifferente algreen pass a due anni di dittatura sanitaria, troppo spesso non vede non sente non parla”. E se c’è chi le riserva un “le vogliobene” o “splendida signora”, da altri sono solo insulti a Segre,che da anni vive sotto scorta a causa delle minacce. “Sono tantissimi gli odiatori, vigliacchi che non si presentano” avevaconstatato a inizio marzo a un incontro al Memoriale della Shoahper un convegno sulle vittime dell’odio, aggiungendo: “metto unagamba davanti all’altra, non ho paura”.

Già in passato la senatrice ha presentato denunce e la Procura di Milano ha chiuso le indagini su 12 persone accusate di minacce e diffamazione aggravate da motivi di odio razziale nei suoi confronti (per altre 17, fra cui chef Rubio ha chiesto l’archiviazione a cui il legale si è opposto presentando una tabella con 246 account social con gli insulti e le minacce che contengono).

Murales Liliana Segre, cancellato il volto, 11 novembre 2024 (ansa)

Sfregiato murale con Liliana Segre, Bruck e Modiano a Milano

Sfregiato murale con Liliana Segre, Bruck e Modiano a Milano (ansa)

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