Nel 2024 affitti di casa più cari, cala sforzo per acquisto
Studio, in 17 province canoni più alti; a Milano meglio comprare
Nel 2024 cresce lo sforzo per l’affitto di un casa mentre scende per l’acquisto. Lo indica una ricerca basata su un trilocale condotta da idealista, portale immobiliare sui dati del quarto trimestre dell’anno scorso, secondo cui in 17 province i canoni di affitto superano il 30% del reddito familiare e Milano è la città dove lo sforzo per l’acquisto è calato di più nell’ultimo anno (-7%).
L’impegno economico per affittare una casa è aumentato nell’ultimo anno dal 26 al 30% del reddito familiare mentre lo sforzo richiesto per l’acquisto è sceso di 3 punti al 18%.
A Firenze la percentuale del reddito familiare destinata all’affitto è la più alta, arrivando al 48%. Seguono Napoli con il 47%, Como con il 36%, Roma e Venezia con il 41% ciascuna, e Milano con il 40%. A seguire, Massa (34%), Vicenza (32%), Verbania (32%) e Bologna (31%) si collocano sopra la media nazionale del 30%, alla quale si allineano Verona e Barletta.
Negli altri capoluoghi, lo sforzo economico per l’affitto è inferiore alla media nazionale, con percentuali che vanno dal 29% di Brescia, Cagliari, Padova e Bolzano, al 13% di Terni e Vibo Valentia, le città più economiche rispetto alle possibilità degli inquilini.
Nel secondo trimestre, più della metà dei centri monitorati ha registrato aumenti. I balzi più significativi si sono verificati a Napoli (9%), Como (8%), Roma e Lucca (entrambe 6%).
Tra i principali mercati, si sono registrati aumenti anche a Firenze (5%), Torino (4%), Genova (4%) e Bologna (3%).
In controtendenza, Milano ha visto una diminuzione dei canoni (-3%) come altri 21 capoluoghi. Le riduzioni più rilevanti a Pesaro (-5%), Massa (-9%) e Bolzano (-11%).
Per l’acquisto, quasi tutti i capoluoghi richiedono meno sforzo rispetto a un anno fa eccetto Belluno che aumenta del 5% e altri 15 centri che non hanno segnato variazioni. La maggiore differenza è stata registrata a Milano e Bolzano, che sono scese di 7 punti. Seguono i cali di Venezia (con 6 punti in meno). A Roma lo sforzo è diminuito di 3 punti, Napoli di 2 punti.