Quasi un ragazzo su dieci presenta anomalie nel tracciato dell’elettrocardiogramma eseguito per il rilascio del certificato sportivo agonistico. A rivelarlo è uno condotto dai ricercatori dell’ unità operativa di medicina dello sport dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, su un campione di 581 atleti (di cui l’80% di sesso maschile) di 15 anni in media. 

Lo screening elettrocardiografico, preliminare all’idoneità sportiva agonistica, si conferma dunque un’ottima opportunità per identificare precocemente cardiomiopatie e altre patologie che aumentano il rischio di morte improvvisa in giovani atleti apparentemente sani, commenta Ugo Giordano, responsabile dell’Unità Operativa di Medicina dello Sport dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

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