Durante il ponte del Primo Maggio 2025, Sirmione, la perla del Lago di Garda, è stata letteralmente presa d’assalto da migliaia di turisti, italiani e stranieri, attirati dal suo fascino storico e dalle bellezze naturali. La cittadina, famosa per il Castello Scaligero, le Grotte di Catullo e le terme, ha registrato un’affluenza record, con code interminabili all’ingresso del centro storico e una folla che ha reso difficile persino muoversi lungo le strette vie acciottolate. Video pubblicati sui social mostrano una “fiumana” di persone, con momenti di tensione e litigi tra i visitatori per accedere al borgo.

L’evento ha evidenziato il problema dell’overtourism: le infrastrutture di Sirmione, nonostante la sua popolarità, faticano a gestire flussi così intensi, causando disagi sia ai turisti che ai residenti. Molti, su piattaforme come X, hanno descritto la situazione come “un incubo”, lamentando l’impossibilità di godere appieno dell’esperienza. Le autorità locali stanno valutando misure per regolamentare gli accessi, come limitazioni orarie o prenotazioni obbligatorie, per preservare la vivibilità del borgo e garantire un turismo più sostenibile. Sirmione, nonostante il caos, rimane una meta ambitissima, ma alcuni richiedono un piano per bilanciarne il richiamo con la sua capacità ricettiva.

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