Un trauma mai raccontato, nemmeno ai genitori: una violenza sessuale nel passato di Chiara di cui però non c’è mai stata denuncia. A riportare l’episodio, che costituisce un nuovo elemento al vaglio degli inquirenti della procura di Parma, è il quotidiano la Repubblica. Non ci sono conferme ufficiali, l’inchiesta continua in un riserbo massimo, ma riferirlo a chi indaga sarebbero state persone del paese vicine alla ventunenne accusata di omicidio premeditato e occultamento di cadavere per i corpi dei 2 neonati trovati nel giardino della casa di famiglia.
L’abuso sarebbe avvenuto dopo una serata tra amici, 2 mesi prima di rimanere incinta del fidanzato, circa 2 anni fa. Tutto da verificare e con estrema attenzione, si tratta di fatti che se confermati avrebbero un peso notevole nell’inchiesta e contribuirebbero a spiegare cosa si agitava nella mente della ragazza. Nessuna conferma nemmeno dal legale di Chiara. Neppure lei ha detto nulla 2 giorni fa, di fronte al giudice, nell’interrogatorio di garanzia. La ragazza è agli arresti domiciliari da 8 giorni ma entro lunedì, quando scadranno i termini, la procura potrebbe decidere di chiedere per lei la custodia in carcere. Si stanno raccogliendo e analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza delle farmacie di Traversetolo e dintorni, per capire se la ragazza abbia mai acquistato medicinali per indurre il parto. Gli investigatori per ora restano convinti che abbia agito da sola.