“Sono completamente frastornato. Non ho ancora realizzato cosa sia successo. E soprattutto non so più chi ho conosciuto, chi era Chiara”. Sono le parole di Samuel, ex fidanzato di Chiara Petrolini, diffuse per voce del suo avvocato Monica Moschioni e pubblicate dalla Gazzetta di Parma.
La 21enne di Vignale di Traversetolo è ai domiciliari per omicidio premeditato e soppressione di cadavere, dopo il ritrovamento di due neonati sepolti nel giardino. “Mi sembra di essere finito in un film terribile. Appena le procedure lo permetteranno vorrei riconoscere i miei bambini, dargli un nome e organizzare una cerimonia”, dice il giovane.
Per almeno uno dei due neonati sepolti in giardino ci sarà un funerale e l’iscrizione all’anagrafe, così ha ipotizzato la procura di Parma, diretta da Alfonso D’Avino, il magistrato che ha coordinato le indagini per la tragedia di Traversetolo. Il sindaco, Simone Dall’Orto, ha dichiarato di non “aver avuto ancora alcuna comunicazione in merito”. Ma il bambino nato vivo il 7 agosto nel territorio comunale, spiega al Corriere della Sera, per legge “andrà registrato sia per la nascita sia per il decesso. Il Comune non può farlo autonomamente e non abbiamo ancora ricevuto nessuna comunicazione in merito. Di solito sono i genitori a fare registrare la nascita di un figlio e i parenti una scomparsa all’Anagrafe. Sentirò gli uffici della Procura per sapere se, come è stato ipotizzato, saranno loro a doverne fare richiesta al Tribunale civile».
Il bambino, secondo la Procura di Parma, sarebbe morto per una forte emorragia causata dal taglio del cordone ombelicale. “La morte dovuta ad uno shock emorragico da recisione del cordone ombelicale in assenza di una adeguata costrizione meccanica dei vasi ombelicali, dal momento che il taglio del cordone ombelicale con mancata occlusione meccanica delle sue due arterie e della sua vena (vaso di grande portata ematica), ha determinato un profuso sanguinamento con anemizzazione repentina e decesso del neonato”, si legge nel documento.
Per il secondo neonato, partorito il 12 maggio 2023, la procedura per la registrazione risulta più complessa perché ci sono ancora accertamenti in corso: non è stato infatti stabilito il motivo del decesso e se sia nato vivo o morto. A stabilirlo saranno le perizie medico legali che potrebbero anche aggravare la posizione di Chiara Petrolini, indagata per omicidio premeditato e occultamento di cadavere.
Il sindaco Dall’Orto che venerdì davanti alla cancellata della villetta in cui sono stati trovati i corpicini ha portato un mazzo di rose bianche, poi emulato da altri cittadini, si fa portavoce del paese sconvolto in cerca di silenzio, chiedendo di spegnere i riflettori. Perché quello che è successo, come ricostruito dalla Procura di Parma, non è un banale incidente ma qualcosa “di difficilmente descrivibile”, continua il sindaco, “abbiamo ancora telecamere in giro, ma Traversetolo vuole tornare alla quotidianità”, per quanto difficile visto che le accuse rivolte all’indagata, Chiara Petrolini, 21enne, sono gravissime e portano tutti a “profonde riflessioni”. “Adesso però basta, c’è voglia di silenzio. Dello sgomento, dell’incredulità si è già detto – dice il sindaco – rischiamo il circo mediatico, adesso la comunità ha bisogno di rimanere in silenzio per leccarsi ferite profonde”.
Chiara Petrolini, la 21enne che li ha partoriti a distanza di un anno e mezzo e poi seppelliti, nascosti, nel giardino di casa, è agli arresti domiciliari. C’è attesa per l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip, fissato per giovedì, 26 settembre.