Un attacco a sorpresa ma preparato da molto tempo. Duecento caccia israeliani si sono levati in volo intorno alla mezzanotte ora locale, sono giunti in Iran dopo le due, hanno scagliato 350 bombe su 100 obiettivi. Basi militari massilisiche centrali nucleari, ma anche le case private di alti esponenti militari. Ucciso il capo dell’esercito e il capo dei pasdaran. Colpita Teheran, completamente distrutta la centrale nucleare di Natanz. Una clamorosa operazione del Mossad è scattata mentre i caccia arrivavano sui cieli iraniani da una base di droni esplosivi realizzata vicino a Teheran e costruita in 15 anni di lavoro. Dai servizi segreti israeliani sono partiti decine di velivoli senza pilota che hanno colpito le basi anti missilistiche e il sistema di difesa aerea del regime degli Ayatollah. In pochi minuti la difesa aerea iraniana è stata azzerata, i caccia israeliani non hanno trovato alcuna resistenza. Cento droni sono stati comunque scagliati da Teheran in risposta ai raid israeliani, ma sono stati intercettati sui cieli di Arabia Saudita, Giordania e Siria. A neutralizzarli le forze americane, israeliane, ma anche saudita e giordane. Ad aumentare per le forze israeliane il vantaggio è stato l’effetto sorpresa costruito ad arte: il vertice del gabinetto di sicurezza israeliano di ieri reso noto invece come incontro sugli ostaggi e poi le notizie sul matrimonio del figlio di Netanyahu lunedì prossimo e persino la prenotazione di un fine settimana al nord del premier con la moglie.
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