E’ stato Donald Trump, con un post su Truth, ad annunciare la morte di Charlie Kirk, 31 anni, attivista e influencer di destra, ferito al collo da un colpo d’arma da fuoco durante il suo intervento alla Utah Valley University, a Orem, nello stato dello Utah. Il killer ha sparato da un edificio a circa 200 metri di distanza. Kirk conduceva un programma radiofonico e un podcast, era una star dei social, con più di 5 milioni di follower su X, oltre 7 milioni su TikTok e Instagram, e aveva fondato Turning Point USA, un’organizzazione che si propone di diffondere idee conservatrici tra gli studenti americani.

Era un grande sostenitore del presidente Trump. Nessuno ha capito i giovani negli Stati Uniti d’America meglio di Charlie, scrive Trump, che gli attribuiva il merito di aver mobilitato e galvanizzato il voto dei giovani nel 2024, nel suo intervento nel campus della Utah Valley University, prima tappa di un tour negli Atenei, Kirk stava parlando proprio degli autori di stragi, prima di venire colpito. I leader del congresso hanno condannato l’attentato.

Non c’è posto nel paese per la violenza politica.

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