Per il difensore del nuovo indagato sul delitto di Garlasco del 2007, la traccia di DNA rimasto ignoto “è una contaminazione”. Il legale di Andrea Sempio lo fa presente alla vigilia delle controanalisi sulla traccia biologica repertata. “L’assassino non ha avuto complici” puntualizza Massimo Lovati, che aggiunge: “Non siamo alla vigilia di una svolta. È una perdita di tempo o fumo negli occhi”.
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