Correva il 2009, l’anno in cui arrivò l’annuncio ufficiale, dopo l’ennesima lite tra fratelli, dello scioglimento degli Oasis. 

Ma non è raro che le più feroci liti familiari spesso conoscano una svolta che ricuce i rapporti, anche i più deteriorati. 

Ed ecco che, quindici anni dopo quello strappo, arriva la notizia tanto attesa dai fan che non si sono rassegnati alle carriere distinte dei due fratelli di Manchester: gli Oasis tornano e lo faranno anche dalla loro città di origine, con un programma di concerti che toccherà le città di Cardiff (Principality Stadium – 4 e 5 luglio), Manchester (Heaton Park – 11, 12, 19 e 20 luglio), Londra (Wembley Stadium – 25 e 26 luglio e 2 e 3 agosto), Edimburgo (Murrayfield Stadium – 8 e 9 agosto) e Dublino (Croke Park – 16 e 17 agosto). 

 

Per Liam e Noel Gallagher sembrava non ci fosse più nulla da fare, impossibile continuare a collaborare nella produzione fortunata di una delle band inglesi più famose di tutti i tempi. 

Impossibile sanare la ferita tra i due: Noel disse di aver lasciato la band perché “ne avevo abbastanza di Liam” e sostenne che il concerto del 23 agosto 2009 al V Festival era stato annullato non perché Liam aveva la laringite, ma perché Liam – raccontano le cronache del periodo – era troppo ubriaco per salire sul palco a cantare. Il maggiore dei Gallagher aggiunse: “La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’insistenza di Liam nel voler pubblicizzare la sua linea di abbigliamento nel programma del tour degli Oasis, cosa che io non approvavo”. Liam Gallagher replicò alle accuse minacciando di adire le vie legali contro Noel, tacciato di “falsità” e invitato a porgere delle scuse ufficiali.

 

E invece ecco che i biglietti saranno disponibili da sabato 31 agosto alle ore 9 inglesi (quindi alle ore 10 italiane).

Rimane in tanti il lecito dubbio se i due saranno in grado di tenere fede al proposito (da qui a un anno molte cose possono accadere) o se si verificheranno nuovi scontri e screzi che già in passato avevano portato più volte sull’orlo, poi definitivo, dell’annullamento della loro collaborazione. 

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