È il giorno dei solenni funerali di Stato dell’ex presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter, scomparso il 29 dicembre all’età di cento anni.
Il feretro era giunto a Washington DC l’altroieri per i tre giorni di lutto; giorni che culminano oggi nel funerale al quale parteciperanno il presidente Joe Biden (che pronuncerà l’elogio), il presidente eletto Donald Trump e gli ex presidenti Barack Obama, George W. Bush e Bill Clinton. Si svolgerà nella Cattedrale nazionale di Washington, una chiesa episcopale che ha ospitato anche i funerali degli ex presidenti Dwight Eisenhower, Ronald Reagan, Gerald Ford e George H.W. Bush. Oggi è dichiarato giorno di lutto nazionale.
Una colonna di auto blu aveva accompagnato la salma alla base dell’aviazione Andrews, all’Us Navy Memorial di Washington e infine al Campidoglio, sede del Congresso, dove è stata allestita la camera ardente. All’arrivo è stata sparata una salva di 21 colpi di cannone. Il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, è stato tra le prime personalità pubbliche ad aver reso omaggio all’ex presidente nella Rotonda del Campidoglio.
Jimmy Carter si sposta verso il Campidoglio degli Stati Uniti su un cassone trainato da cavalli a Washington, martedì 7 gennaio 2025 (Ap)
Il corteo funebre
Il corteo funebre dell’altroieri, nel corso del quale le spoglie sono state trasportate su un carro trainato da cavalli, è partito dal monumento alla Marina degli Stati Uniti in Pennsylvania Avenue e arrivato al Campidoglio, dove si è svolta la cerimonia di Stato. I membri del Congresso hanno portato il loro saluto alle 15 (le 21 in Italia), mentre il pubblico gli ha reso omaggio fino a mezzanotte (le 6 di mattina italiane) e poi nuovamente per tutta la giornata di ieri.
Washington DC ricorderà il 39° presidente degli Stati Uniti nel pieno della transizione tra Biden e Trump. La sicurezza a Washington è più alta del solito: il Campidoglio è stato circondato da chilometri di recinzione in vista dell’insediamento di Trump, il 20 gennaio.
Carter, un democratico che ha ricoperto un mandato alla Casa Bianca dal 1977 al 1981, è morto il 29 dicembre all’età di 100 anni. Ex coltivatore di arachidi in Georgia, durante il suo mandato ha affrontato una brutta crisi economica e la crisi degli ostaggi dell’Iran ma è stato sconfitto per la rielezione dal repubblicano Ronald Reagan. Nei decenni successivi, si è guadagnato la reputazione di uomo di grande impegno in campo umanitario ed è stato ampiamente apprezzato più da ex presidente che durante il mandato alla Casa Bianca. Nel 2002 gli è stato assegnato il Premio Nobel per la pace.
Carter ha vissuto più a lungo di qualsiasi altro presidente degli Stati Uniti e, prima della sua morte, è stato in cura in un ospizio per quasi due anni. La sua ultima apparizione in pubblico è stata al funerale della moglie Rosalynn nel novembre 2023, dove ha usato una sedia a rotelle ed è apparso fragile. In agosto, suo nipote Jason ha dichiarato che Carter teneva molto a votare per la candidata democratica alle presidenziali Kamala Harris.