La divisa del supereroe quel giorno non poteva che essere questa: la tuta rossa di Jurij Gagarin, primo uomo nello spazio, lui guarda la Terra da un oblò e l’ignoto prende forma: “Da quassù è bellissima, senza frontiere nei confini” così ha raccontato l’emozione e costruito un sogno:” da grande voglio fare l’astronauta”.  

Dopo di lui ancora oltre, all’inizio è una sfida USA-URSS il balzo in avanti americano nel luglio 1969, tutti incollati al televisore per il primo uomo sulla Luna. La bandiera è a stelle e strisce ma da lassù, come diceva Gagarin, la Terra non ha frontiere e così il futuro oggi si costruisce insieme, sulla stazione spaziale internazionale. Samantha Cristoforetti è la prima donna europea al comando. lo spazio oggi è anche un ambiente in cui vivere mesi per studiarlo. 

Primo italiano a guidare l’ISS è Luca Parmitano che anche da Terra ripete: “Continuiamo, c’è ancora tanto da fare”. Mentre lo spazio è anche destinazione di viaggi privati extra lusso, l’esplorazione che più interessa resta ancora la Luna e la domanda, sempre la stessa: “C’è vita su Marte”.

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