Dopo l’annuncio della sua creatura, l’America Party, Elon Musk rilancia la sua sfida al sistema bipartisan repubblicano-democratico e sul SocialX rivolge una domanda ai suoi utenti. Dove e quando faremo il congresso inaugurale del partito? Sarà divertentissimo. Una nuova provocazione per dare una scossa alle prossime elezioni mid-term del novembre 2026, a chiarire il perimetro dell’operazione e lo stesso Musk.

Al mid-term, l’America Party punta a due presseggi al Senato e otto-dieci alla Casa. Prime piccate reazioni dal fronte repubblicano, in diretta TV, Scott Besant, segretario del Tesoro, fa sapere che i consigli di amministrazione delle società di Elon Musk vogliono che torni a guidarle e non sarebbero contenti di questa sua nuova avventura. Dovrebbe concentrarsi sulle sue aziende e non solo a Polibaga.

Non è chiaro al momento se il partito sia stato formalmente registrato presso le autorità elettorali statunitensi. Musk, nato al di fuori degli Stati Uniti, è quindi non idoneo a candidarsi alla presidenza, non specifica chi lo guiderà. A scatenare la guerra tra lui e Trump, fino a poco tempo fa, inseparabili la grande e bellissima legge dell’inquilino della Casa Bianca.

Per il magnate sudafricano è un provvedimento che potrebbe far crescere di migliaia di miliardi di dollari il deficit federale. Parole forti usate nel suo post quando si tratta di mandare in bancarotta il nostro paese con sprechi e corruzione. Viviamo in uno stato di un solo partito, non in una democrazia.

Oggi l’America Party è nato per restituirvi la libertà.

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