Un’altra fonderia, a Provaglio d’Iseo, e un altro forno nella vicenda della scomparsa di Mario Bozzoli a Marcheno nel 2015. Un esperimento in scala ridotta, quello fatto nel 2022, per sciogliere i dubbi su uno dei nodi fondamentali del processo in corso a Brescia, unico imputato per omicidio il nipote dello scomparso Giacomo Bozzoli. 
Un maiale nel forno di Provaglio per stabilire se il corpo dell’imprenditore possa essere finito nel crogiuolo di Marcheno senza lasciare tracce. La decisione della Corte d’Assise dopo le relazioni dei periti. “Esperimento possibile e utile”, hanno detto nell’aula dove in precedenza altri periti avevano escluso questa possibilità per l’ esplosione del forno, il fumo e l’odore insopportabile che avrebbe prodotto l’introduzione di un cadavere. 
 

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