Un’indagine condotta in tempi record. Dalla scomparsa di Denisa al ritrovamento del suo cadavere in un roveto a Montecatini Terme sono passati venti giorni. Venti giorni di indagini e colpi di scena.

Quella notte del 15 maggio: scomparsa dopo 2 telefonate

Fuori dal residence di Prato dove si trovava, di Denisa è rimasta la Fiat Cinquecento rossa con cui era arrivata a Prato da Roma. Doveva incontrare dei clienti.

La notte del 15 maggio, dopo aver parlato al telefono con la madre alle 23:30, qualcosa cambia. Due telefonate successive, effettuate a tarda notte con un uomo di origine romena, rappresenterebbero l’ultimo contatto certo prima che il suo telefono risultasse spento.

Testimoni hanno raccontato che quella sera la giovane appariva agitata: una barista ha riferito di averla sentita dire in romeno, con voce tremante, “Se vado da lui o mi vede mi ammazza”. Il 17 maggio, la madre, Maria Cristina Paun, residente a Roma, ha denunciato la scomparsa. I carabinieri sono allora entrati nella stanza 101 del residence occupata dalla escort: la chiave era ancora inserita nella toppa, all’interno trovarono scarpe con il tacco, trucchi, medicinali, ma anche le valigie e i telefoni della donna spariti. Nessun segno di violenza, ma neanche elementi che indicassero una partenza volontaria. L’auto della donna, una Fiat 500, era ancora parcheggiata all’esterno, con il tagliando settimanale visibile sul cruscotto.

Le indagini sulla mamma di Denisa

Il primo è arrivato pochi giorni dopo la scomparsa quando la procura, diretta da Luca Tescaroli, ha indagato la mamma di Denisa, Cristina Paun, per false comunicazioni ai pm. La donna, sentita a sommarie informazioni, avrebbe taciuto informazioni importanti. A incastrarla è stata la testimonianza di una amica di Denisa che ha riferito agli inquirenti le confidenze di Cristina Paun. 

La giovane ha sostenuto che la mamma sarebbe stata in contatto con un avvocato calabrese che l’aveva rassicurata e si era offerto di fare da intermediario con i rapitori. Sempre la ragazza avrebbe aggiunto che, in realtà, l’avvocato in questione, amico della mamma di Denisa e molto conosciuto nella comunità romena, sarebbe stato invaghito della donna tanto da poter essere stato lui a ordinare il rapimento in quanto respinto. 

Le indagini sull’avvocato

Un paio di giorni dopo la procura indaga anche l’avvocato per sequestro di persona. Sono bastate le dichiarazioni dell’amica di Denisa a far iscrivere il legale nel registro degli indagati o c’è qualcosa di più? Il legale, raggiunto al telefono, ha detto di non sapere nulla della sparizione di Denisa, anzi di non averla mai conosciuta. “Ho solo consigliato alla mamma di andare a fare denuncia – ha detto –. Mi aveva chiamato molto agitata dicendomi ’l’hanno presa, l’hanno presa’. Le ho solo consigliato di andare dai carabinieri”.

Incastrato grazie al Gps dell’auto: le immagini del fermo del presunto assassino di Denisa

Condividere.
Exit mobile version