Una rivelazione shock, fatta alle telecamere del programma ‘Vita in diretta’, potrebbe gettare nuova luce sull’omicidio di Marco Magagni per mano della sua compagna Stella Boggio, avvenuto la notte tra il 6 e il 7 gennaio a Bovisio Masciago (Monza).
“Lei era gelosissima, lo aveva già accoltellato”
A parlare davanti alle telecamere un amico del 38enne ucciso che ha dichiarato: “Lo aveva già accoltellato il 27 dicembre. Lui si è fidato ancora di lei, non ha denunciato, e alla fine ce l’ha fatta a ucciderlo”.
“Lei era gelosa a livelli assurdi, una gelosia compulsiva – ha continuato – chiedeva sempre dove fosse e cosa stesse facendo. Leggere che lei si sarebbe difesa fa male, Marco era la persona migliore del mondo. Credo lo abbia fatto per gelosia, ha tolto la vita a un uomo, ora è la sua parola contro quella di lui che non c’è più”.
La Procura della Repubblica di Monza e i Carabinieri sentiranno nelle prossime ore il giovane per accertare le sue dichiarazioni, oltre ad aver avviato tutte le verifiche del caso su quanto accaduto il 27 dicembre scorso. Dai cellulari di vittima e Boggio, sequestrati, potrebbero emergere nuovi elementi utili a ricostruire la dinamica relazionale tra i due. Stella Boggio, in carcere da ieri a Milano, sarà sentita domani per l’interrogatorio di garanzia e la convalida del suo arresto.
La testimonianza della compagna
L’autrice dell’aggressione fatale è stata già sentita in procura. Secondo la sua testimonianza l’accoltellamento sarebbe avvenuto al termine di una lite furiosa nell’appartamento di lei che avrebbe agito per difendersi dal compagno violento. Tra i due le liti sarebbero degenerate nell’ultimo periodo, con almeno due interventi da parte delle forze dell’ordine su richiesta dei vicini di casa, come risulta agli atti in possesso degli inquirenti.
La coppia era insieme da circa un anno e mezzo: lei, interior designer presso un centro commerciale, mamma di un bimbo di nove anni, avuto da una precedente relazione, lui operaio. Secondo il racconto della donna, le cose tra i due sono iniziate a degenerare, anche e soprattutto a causa di un presunto abuso di alcolici da parte della vittima. Stella Boggio ha riferito di essere stata insultata e aggredita più volte ma di non aver mai denunciato perché non voleva che la relazione cessasse.
E’ stata la stessa donna ad avvisare i carabinieri dopo aver compiuto il gesto fatale.
La Procura di Monza, guidata dal Procuratore della Repubblica Claudio Gittardi, ha chiesto per Stella Boggi la custodia cautelare in carcere con l’accusa di omicidio, in attesa degli accertamenti che verranno svolti dagli investigatori ed eventualmente escludere o valutare altre ipotesi di accusa quali l’eccesso di legittima difesa.