Valter Biscotti, il legale dei familiari dei caduti nella strage di via Fani, ha annunciato all’ANSA che presenterà istanza alla procura di Roma affinché venga ascoltato l’ex brigatista Lauro Azzolini. “Presenterò istanza nei prossimi giorni – ha detto – affinché Azzolini venga ascoltato in relazione all’intercettazione del marzo 2023, resa nota dall’inchiesta della giornalista Simona Zecchi, dove dice che in via Fani c’era anche un altro soggetto mai indagato”.
Proprio oggi cade il 47° anniversario del sequestro del presidente della Dc Aldo Moro e dell’uccisione degli uomini della scorta (tre poliziotti e due carabinieri) Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino.
La confessione di Lauro Azzolini, presente durante la sparatoria alla Cascina Spiotta il 5 giugno 1975 (Alessandria), in cui persero la vita la brigatista Mara Cagol, moglie di Curicio, e l’appuntato Giovanni D’Alfonso, aprirà un un nuovo capitolo del processo sul caso Moro.
Azzolini, 82 anni, è a processo con Renato Curcio e Mario Moretti, capi storici dell’organizzazione, per lo scontro a fuoco che avvenne con i carabinieri. I brigatisti si erano nascosti lì dopo aver sequestrato l’imprenditore del vino Vittorio Vallarino Gancia.
“Mi chiedo che fine abbia fatto l’inchiesta della giornalista Simona Zecchi con la quale ha segnalato una intercettazione tra Azzolini e un’altra persona – afferma il penalista – dove dice chiaramente che in via Fani c’era anche un altro soggetto mai indagato. I pm di piazzale Clodio in primo luogo verifichino se sia davvero Azzolini il soggetto intercettato. Dopodiché visto l’ex brigatista, che a distanza di 50 anni si dichiara ‘sofferente’ per le sue azioni del passato, mi domando se non sia il caso che gli inquirenti lo convochino per ascoltarlo al fine di aprire una nuova indagine sulla possibile presenza di altri killer in via Fani, mai individuati”.
Rapimento di Aldo Moro, l’Unità (Rainews.it)
Il testo dell’intercettazione di Azzolini agli atti dell’inchiesta
“È stato Moroni… a dire… ma dopo mi ha tirato, ha fatto così (incomprensibile) quello che là stava scappando (…)”. E poi ancora: “I compagni GALLO e FIORE a un certo punto si inceppano… si inceppano… non c’avevano le pistole… le pistole. MORUCCI cazzo… che era uno che sapeva usarlo… quando ha visto i compagni a terra ha cominciato a spazzolare anche dalle altre parti”. Questa intercettazione, presente in una informativa del Ros di Torino, è proprio agli atti dell’inchiesta che ha portato al processo per la sparatoria alla Cascina Spiotta. Per gli inquirenti, Azzolini si riferiva proprio a via Fani.

Ex Br Azzolini indagato per sparatoria alla cascina Spiotta (ansa)
Chi è Azzolini, condannato a 4 ergastoli
Appartenente al cosiddetto “gruppo reggiano” originario, entrò in clandestinità nel 1974 e fu coinvolto direttamente in numerosi eventi criminosi. Dirigente esperto soprattutto del settore logistico-operativo, dal 1976 fece parte del Comitato Esecutivo dell’organizzazione terroristica e svolse un ruolo importante nel processo decisionale e nelle scelte politiche prese dal gruppo terroristico nel corso del sequestro Moro. Arrestato nell’ottobre 1978 a Milano nell’appartamento di via Monte Nevoso. Ha poi usufruito dei benefici previsti dalla legge che gli anno permesso di lavorare fuori dal carcere, in regime di semilibertà, collaborando con una cooperativa che si occupa del settore disabili a Milano.
Condannato in totale a quattro ergastoli.
Il ritrovamento del corpo di Aldo Moro in una renault a via Caetani a Roma il 9 maggio 1978 (Ansa)
La foto di Aldo Moro scattata dalle Brigate Rosse e diffusa il 20 aprile 1978 (Ansa)
Rapimento di Aldo Moro a via Fani 16 marzo 1978 (Ansa)
Rapimento di Aldo Moro a via Fani (Ansa)
Rapimento di Aldo Moro a via Fani, la Fiat 130 su cui viaggiava Moro (Ansa)
Rapimento di Aldo Moro a via Fani (Ansa)