Chi è l’uomo ripreso alle spalle dalla telecamera della farmacia di fronte a casa di Pierina Paganelli, uccisa a coltellate il 3 ottobre dello scorso anno nel garage del condominio di Rimini in cui abitava? 

Per la Procura è Louis Dassilva, il vicino amante della nuora, in carcere con l’accusa di omicidio, mentre rientra dopo essersi liberato dell’arma. Lui nega, e c’è un altro vicino, Emanuele Neri,  che  alle trasmissioni tv ha ripetuto sono io che torno dal bar, ma che alla polizia aveva dato una versione diversa.

Il pubblico ministero ha chiesto un incidente probatorio sulle immagini. Si tratta in pratica di far passare sia Dassilva che Neri o davanti alla telecamera, nelle stesse condizioni di luce e alla stessa distanza, per cercare di capire chi realmente sia il soggetto immortalato.

Perché gli stessi consulenti ora hanno dei dubbi. Analizzando altre sequenze dei giorni precedenti, che ritraggono proprio Neri, hanno evidenziato alcuni elementi di compatibilità, ma “non sono sufficienti – scrivono – per una identificazione certa o a supportare una tesi conclusiva in ambito giudiziario”.

Ed è su questo, tra l’altro, che la difesa di Dassilva si concentra nel ricorso in Cassazione, dopo che il Riesame aveva negato la scarcerazione citando proprio il video come principale fonte di prova.

Il servizio di Luca Ponzi.

Condividere.
Exit mobile version