E’ stato fermato questa notte dagli investigatori “l’uomo in bicicletta”, indiziato gravemente per l’omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a coltellate la notte del 29 luglio.
Era stato visto da un testimone “fuggire come un razzo” dal luogo del delitto in bicicletta contromano, sulla via dove è stato trovato il cadavere di Sharon.
Chi è l’uomo in stato di fermo
Il 31enne fermato con l’accusa di aver ucciso Sharon Verzeni a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo, è l’uomo che appare nelle immagini delle telecamere di sorveglianza nella notte fra il 29 e il 30 luglio scorsi, si allontanava velocemente dal luogo dell’omicidio. Si chiama Moussa Sangare, di origini marocchine
Da quanto filtra dagli investigatori, non conosceva Sharon, e l’aggressione sarebbe “avvenuta senza un apparente motivo”.
Ricerca tombini (Localteam)
“Avrebbe ucciso Sharon senza apparente motivo”
E’ stato rintracciato dai carabinieri e fermato in un’abitazione nel Bergamasco. Il 31enne ha altri precedenti per aggressione, non legati a questioni di criminalità o spaccio
Seconda ispezione in casa Verzeni 23 agosto 2024 (Ansa)
Il comunicato dei carabinieri
“Le ininterrotte investigazioni successive permettevano di raccogliere, a carico dell’uomo, ritenuto il presunto autore dell’omicidio, gravi indizi di colpevolezza, elementi probatori del pericolo di reiterazione del reato, di occultamento delle prove, nonché del pericolo di fuga, che hanno determinato la decisione del Pubblico Ministero di disporre nei suoi confronti un decreto di fermo di indiziato di delitto”.
Terno d’Isola, drone sorvola il luogo dell’omicidio di Sharon Verzeni (LocalTeam )
L’annuncio di una svolta in arrivo
Solo ieri sera, la Procuratrice che segue il caso aveva detto: “Risolveremo il caso di Sharon in tempi non lunghi”, chiedendo ai media di “lasciarli lavorare”: “Abbiamo delle ragioni per essere moderatamente ottimisti di arrivare in tempi non lunghi alla soluzione del caso, ma in questo momento, vi prego, lasciateci lavorare in pace”, così le parole di Maria Cristina Rota, procuratrice facente funzione a Bergamo a distanza di un mese dall’omicidio di Sharon Verzeni.
Il magistrato, parlando con il Corriere della Sera e L’Eco di Bergamo, aveva spiegato che si stava muovendo “Su tutti i fronti”, segno che non c’era un’unica pista.
Poi, questa mattina, il comunicato dei carabinieri con l’annuncio dell’indiziato del delitto.