
Truffa da 30 milioni di euro ai danni dell’onlus che gestisce il Duomo di Firenze. Nove le persone fermate, accusate di reati che vanno dall’emissione di fatture per operazioni inesistenti al riciclaggio e 21 perquisizioni nei confronti di società con sede a Brescia, Milano e Bergamo.
“Nel caso della Onlus di Firenze, chi ha versato il denaro era convinto di pagare il fornitore dell’opera di restauro ma in realtà stava accreditando il denaro su un Iban che fa capo all’organizzazione criminale. I n questo caso l’Iban era appoggiato su una banca di Lumezzane in provincia di Brescia“. E’ la ricostruzione del procuratore capo di Brescia Francesco Prete. “Queste persone poi sono state monitorate e durante le indagini, quindi durante le intercettazioni, è venuto fuori il classico, purtroppo classico, sistema delle fatture false e del riciclaggio. Se vogliamo la truffa all’Onlus di Santa Maria del Fiore è soltanto l’incipit da cui poi si è sviluppata l’intera indagine” le parole di Prete.
L’Opera di Santa Maria del Fiore ringrazia attraverso un comunicato stampa “la Procura di Brescia per l’importante lavoro svolto in merito a un’indagine che ci vede parte lesa, insieme ad alcuni fornitori, per un importo complessivamente pari a circa 1,4 milioni“. Le indagini, si specifica nell’ufficio stampa, sono partite grazie alla denuncia fatta dall’Opera nel 2024, nell’immediatezza della truffa informatica subita.