“Quando una piccola spina punge la mano di un bambino, ai genitori si stringe il cuore, ma a Gaza i bambini vengono amputati senza anestesia. Questo è il punto più basso dell’umanità”. Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, intervenendo all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il leader turco ha puntato il dito contro Israele e la comunità internazionale, denunciando che “un bambino viene ucciso ogni ora negli ultimi 23 mesi” e descrivendo “bambini di soli due o tre anni senza mani, braccia o gambe, diventati l’immagine quotidiana di Gaza”. Erdogan ha sottolineato che “non si tratta di numeri, ma di vite innocenti” e ha chiesto a tutti i leader mondiali di “schierarsi senza esitazione al fianco del popolo palestinese oppresso”. Ha quindi ringraziato i Paesi che hanno annunciato il riconoscimento dello Stato di Palestina e ha invitato quelli che non l’hanno ancora fatto “ad agire immediatamente”.
Il presidente turco ha poi accusato Israele di “portare avanti una politica di sterminio di massa sotto mentite spoglie” dopo i fatti del 7 ottobre. “Non può esserci pace – ha proseguito – in un mondo dove i bambini muoiono di fame e per mancanza di medicine, dove milioni di persone vengono sfollate in un territorio di soli 365 chilometri quadrati”. Erdogan ha infine accusato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, di “non avere alcuna intenzione di liberare gli ostaggi o raggiungere la pace” e ha ribadito che “a Gaza non c’è una guerra: da un lato c’è un esercito dotato delle armi più moderne, dall’altro civili innocenti”.
