Sale il numero di Regioni che vietano il lavoro all’aperto dalle 12.30 alle 16.00. In Lombardia stop all’attività lavorativa nelle ore calde in aree edili e cave quando sarà segnalato un rischio ‘alto’. In Abruzzo ordinanza valida fino al 31 agosto. Veneto ed Emilia Romagna, ecco la mappa delle regioni

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Lombardia: da domani fino a settembre
In Lombardia, dal 2 luglio e fino al 15 settembre, sarà vietata l’attività lavorativa all’aperto tra le 12:30 e le 16:00 nelle aree edili, cave, aziende agricole e florovivaistiche, limitatamente nei giorni in cui sarà segnalato (sulla mappa giornaliera sul sito ‘www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/’) un livello di rischio ‘alto’. Lo prevede un’ordinanza del presidente della Regione, Attilio Fontana, dopo una riunione con le organizzazioni sindacali e i datori di lavoro convocata dall’assessore al Welfare, Guido Bertolaso.

Operai in un cantiere d'estate

Operai in un cantiere d’estate (Tgr)

Sono escluse dall’applicazione del divieto le attività urgenti e di pubblica utilità, purché siano adottate tutte le misure di prevenzione previste. Il divieto non si applica alle pubbliche amministrazioni, ai concessionari di pubblico servizio, ai loro appaltatori, agli interventi di protezione civile e di salvaguardia della pubblica incolumità. L’ordinanza sarà trasmessa ai Prefetti, ai sindaci dei Comuni lombardi, alle Ats, Asst, alle organizzazioni sindacali, ai rappresentanti delle imprese e delle associazioni di categoria, affinché vengano adottate tutte le misure necessarie. “Continueremo a monitorare attentamente la situazione e ad adottare tutte le misure necessarie” ha concluso Fontana.

Abruzzo: fino al 31 agosto
In Abruzzo divieto di svolgimento di attività lavorative in condizioni di esposizione prolungata al sole d alle ore 12.30 alle ore 16.00, fino al 31 agosto 2025, nei settori agricolo e florovivaistico, nei cantieri edili e in tutte le attività affini. E’ quanto prevede l’ordinanza predisposta dall’assessorato alle Attività produttive della Regione Abruzzo, guidato da Tiziana Magnacca, di concerto con gli assessori alla Salute, Nicoletta Verì, e all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, firmata dal governatore Marco Marsilio. Obiettivo del provvedimento è la tutela dei lavoratori esposti al sole in condizioni di attività fisica intensa.
 

Cantiere (Tgr)

cantiere edile (Tgr Abruzzo )

Già lo scorso anno, a seguito del confronto con i sindacati regionali, il presidente Marsilio aveva adottato un’ordinanza analoga, che si applicava nei soli giorni in cui il sito www.worklimate.it segnalava un livello di rischio ‘alto’ per i lavoratori sottoposti a intensa attività fisica al sole”. Restano salvi eventuali provvedimenti sindacali a livello comunale, purché non in contrasto con l’ordinanza e gli obblighi previsti dalla normativa vigente a carico dei datori di lavoro in materia di salute e sicurezza. L’ordinanza, fa sapere la Regione in una nota, non si applica alle Pubbliche Amministrazioni, ai concessionari di pubblico servizio e ai loro appaltatori quando l’attività sia legata a interventi di pubblica utilità, di protezione civile o di salvaguardia della pubblica incolumità. In ogni caso, è fatto obbligo di adottare misure organizzative e operative adeguate a contenere i rischi legati all’esposizione al caldo entro livelli accettabili.  

Emilia-Romagna, in “condizioni di caldo estremo o anomalo”
In Emilia-Romagna stop al lavoro dalle 12.30 alle 16, in condizioni di caldo estremo o anomalo, nei cantieri edili e affini, in agricoltura, nel florovivaismo e nei piazzali della logistica, novità del 2025. Arriva l’ordinanza della Regione, in vigore da mercoledì 2 luglio, con il divieto di lavorare in questi settori. La misura resta in vigore fino al 15 settembre 2025, salvo revoca anticipata, mentre lo scorso anno, spiega la Cgil, si fermava a fine agosto.

“Tutelare i lavoratori per noi è una responsabilità e su questo abbiamo registrato grande disponibilità delle associazioni imprenditoriali e delle organizzazioni sindacali, per un’assunzione comune nello spirito del Patto per il Lavoro e per il Clima – evidenziano il vicepresidente della Regione, Vincenzo Colla, e l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia. 

Copernicus, anomalie caldo (Copernicus)

Veneto: decreto per lavoratori che operano all’aperto
A fronte dell’ondata di calore che sta interessando il Veneto, il Presidente della Regione, Luca Zaia, ha emanato un decreto che mira a tutelare la salute dei lavoratori esposti a temperature elevate e a radiazioni solari, in particolare quanti operano all’aperto o in ambienti non climatizzati. Il provvedimento, che recepisce le “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare” approvate in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, raccomanda ai datori di lavoro di limitare o evitare le attività lavorative nelle ore più calde della giornata. Viene, suggerito, inoltre, di prevedere rotazioni del personale per ridurre i tempi di esposizione al caldo, garantire adeguata idratazione e sorveglianza sanitaria, adottare abbigliamento e dispositivi di protezione idonei. 

“L’individuazione delle fasce orarie più critiche deve basarsi su indici riconosciuti a livello internazionale (WBGT, PHS) e sugli strumenti disponibili sui portali Agenti Fisici e Worklimate”. Il Presidente della Regione si riserva di adottare ulteriori misure urgenti in caso di ondate di calore, al fine di contenere i rischi per la salute dei lavoratori.

 

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