C’è il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ai funerali di Carlo Legrottaglie, il carabiniere ucciso a Francavilla Fontana, durante un conflitto a fuoco con due ladri in fuga scoperti a bordo di un’auto rubata. Il presidente della Repubblica ha voluto omaggiare la memoria del brigadiere capo, che ha perso la vita durante uno dei suoi ultimi turni di lavoro (dal 5 luglio sarebbe andato in pensione). Le esequie del militare si stanno svolgendo nella parrocchia Santa Maria Madre della Chiesa, a Ostuni. Tra gli altri ci sono i ministri Guido Crosetto e Matteo Piantedosi, il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il presidente della Provincia di Brindisi Toni Matarrelli, e numerosi sindaci del territorio. La premier Giorgia Meloni, invece, ha chiamato la moglie del carabiniere, per esprimerle la sua solidarietà e vicinanza. Tra g i sono anche

La salma del brigadiere capo è stata accolta da un lungo e commosso applauso dei cittadini assiepati ai lati della strada. In prima fila nei banchi, la moglie Eugenia e le figlie quattordicenni, Carla e Paola.

La salma di Carlo Legrottaglie nella chiesa dei Cappuccini, a Ostuni (Ansa)

A Ostuni, dove era stata allestita la camera ardente, a salutare gli anziani genitori, la moglie e le due figlie di Legrottaglie, c’è stata Arianna Meloni, sorella della premier e responsabile della segreteria politica di Fratelli d’Italia, insieme ad altri esponenti del partito, come il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato. I rappresentanti di FdI sono a Lecce per partecipare a un evento di partito. Ma il cordoglio è stato espresso anche da tutte le forze politiche: a Ostuni sono passati il vicepresidente del Movimento Cinque Stelle Mario Turco, insieme ad alcuni parlamentari pentastellati eletti sul territorio. Centinaia sono stati i colleghi, amici e parenti che hanno reso omaggio al brigadiere nella chiesa dei Cappuccini.

Nel frattempo è stata recuperata e posta sotto sequestro la pistola Beretta calibro 9×21 con matricola cancellata, dalla quale sarebbero partiti i colpi che giovedì hanno ucciso Legrottaglie. L’arma è stata trovata dopo il conflitto a fuoco
nelle campagne di Grottaglie, in cui ha perso la vita uno dei due fuggitivi, Michele Mastropietro. La persona che era con lui, Camillo Gianattasio, 57 anni, incensurato di San Giorgio Jonico, è stata interrogata dal gip Francesco Maccagnano nell’ambito dell’udienza di convalida nel carcere di Taranto e si è avvalso della facoltà di non rispondere. È accusato di detenzione e ricettazione di armi e munizioni, mentre per l’omicidio del carabiniere la competenza resta alla Procura di Brindisi, che coordina le indagini.

Il comando provinciale dei carabinieri di Taranto riferisce in una nota che è stata “posta sotto sequestro la pistola impugnata dal malvivente deceduto, una semiautomatica marca Beretta 98/FS calibro 9X21 con matricola abrasa, usata presumibilmente anche nella precedente sparatoria avuta con i carabinieri”. Durante le perquisizioni effettuate presso l’abitazione e il locale commerciale (una ferramenta) riconducibili a Gianattasio, gli investigatori hanno rinvenuto e sequestrato: 4 pistole semiautomatiche, di cui alcune con matricola abrasa, due revolver, un fucile a canne mozze, numerose munizioni di vario calibro (tra cui calibro 9×21, calibro 38 special, calibro 12), silenziatori artigianali, targhe di veicoli, cappucci, passamontagna, guanti, diversi telefoni cellulari, strumenti e materiali per la manutenzione e modifica delle armi. Proseguono intanto le indagini per ricostruire la rete di contatti dell’indagato e accertare l’eventuale coinvolgimento in attività criminali organizzate.

La dinamica dei fatti

Durante un’attività di controllo, un veicolo non si è fermato all’alt della pattuglia dei carabinieri dando origine a un inseguimento poi degenerato in uno scontro a fuoco. A perdere la vita è stato il militare dell’Arma, Carlo Legrottaglie, 59 anni, originario di Ostuni, in servizio presso la Compagnia di Francavilla Fontana. La pattuglia dei carabinieri di cui faceva parte Legrottaglie, era intervenuta dopo la segnalazione di una rapina a un distributore di carburanti alla periferia di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. I due carabinieri a bordo della ‘gazzella’ hanno intercettato l’auto dei rapinatori, una Lancia Y di colore scuro. 

Alla vista dei militari i malviventi sono fuggiti e i carabinieri li hanno inseguiti. Le due auto si sono speronate fino a quando si sono dovute fermare, dopo essersi toccate più volte, nella campagna circostante. I rapinatori sono scesi dall’auto dividendosi. Legrottaglie ne ha inseguito uno che ha sparato contro il brigadiere alcuni colpi di pistola, uccidendolo. Successivamente uno dei rapinatori è morto in un secondo conflitto a fuoco con i militari dell’Arma, mentre l’altro è stato catturato.

Condividere.
Exit mobile version