Ottanta anni di Unesco: un lungo viaggio tra pace, educazione, scienza e cultura

Sono passati ottant’anni dalla nascita dell’United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization (Unesco). L’Organizzazione Onu ha tra gli obiettivi la promozione della pace, della sicurezza globale promuovendo la cooperazione internazionale attraverso l’educazione, la scienza, la cultura e la comunicazione. Lo sviluppo sostenibile e il dialogo interculturale ma anche il rispetto dei diritti e l’accesso per ogni bambino a un’istruzione di qualità sono priorità. 

La sua Costituzione è stata firmata il 16 novembre del 1945, l’indomani della Seconda Guerra Mondiale mentre l’Organizzazione fu istituita il 4 novembre del 1946 a Parigi, con la ratifica di 20 Paesi: Australia, Brasile, Canada, Cina, l’allora Cecoslovacchia, Danimarca, Repubblica Domenicana, Egitto, Francia, Grecia, India, Libano, Marocco, Nuova Zelanda, Norvegia, Arabia Saudita, Sudafrica, Turchia, Regno Unito e Usa. L’Italia è stata ammessa nel 1947 con una decisione ratificata l’anno seguente, mentre il Giappone e la Repubblica federale di Germania ne sono membri dal 1951.

Tra le iniziative dell’Unesco c’è la tutela del patrimonio e dei beni immateriali. Dai monumenti ai paesaggi, i siti italiani nella lista sono 61: 55 di essi sono di tipo culturale, 6 di tipo naturale.

Recentemente l’Unesco ha pronunciato il primo sì alla cucina italiana: l’organo degli esperti mondiali Unesco consiglia l’iscrizione della cucina italiana nella Lista dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità. Si tratta del primo fondamentale parere che sarà sottoposto alla decisione finale, di tipo politico, del Comitato intergovernativo che si riunirà in India, a New Delhi, dall’8 al 13 dicembre.

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