Nel video diffuso dai Vigili del fuoco, la lotta quasi primordiale con l’acqua: un tronco di albero, il rifugio di un ragazzo terrorizzato salvato dall’elicottero “Drago”, e la memoria corre immediatamente alla terribile disgrazia sul fiume Natisone, dove sono morti 3 ragazzi travolti dalla furia del fiume.

Soccorsi due ragazzi in difficoltà nelle acque del Brenta, nel padovano: a differenza della tragedia del Natisone, in Friuli, si sono salvati grazie all’intervento dei Vigili del fuoco, ed a condizioni ambientali diverse: uno si era aggrappato al tronco per resistere alla corrente, mentre l’altro è riuscito tempestivamente a raggiungere la riva e mettersi in salvo.

vigili del fuoco

Elicottero Drago, immagine di repertorio

L’elicottero Drago ed il salvataggio
Intervento dei vigili del fuoco intorno alle 14: i pompieri sono accordi a Fontaniva, in provincia di Padova. I due giovani nel tentativo di attraversare il fiume erano stati travolti dalla corrente: a recuperare il ragazzo rimasto aggrappato nel fiume ci ha pensato un sommozzatore, calandosi dall’elicottero Drago 149.  L’altro ragazzo sulla riva invece, è stato caricato direttamente a bordo dall’elicottero atterrato sulla sponda del fiume. Sul posto c’erano anche i carabinieri. 

La tragedia recente del Natisone 
Il fatto, che normalmente sarebbe rimasto alla cronache locali quasi come di ordinaria amministrazione, una “bravata” di due ragazzi rimasti travolti dalle acque del fiume ma salvati tempestivamente, ma le immagini il video del salvataggio, rimandano ad un salvataggio invece drammaticamente fallito poco – troppo poco – tempo fa: la tragedia del Natisone, costata la vita a tre ragazzi: Patrizia, Bianca e Cristian.

Il segreto di Cristian forse custodito nella profonda gola del fiume
 

Cristian: le ricerche del corpo continuano dopo 17 giorni
Si chiama Cristian Molnar, 25 anni, e risulta ancora ufficialmente disperso dopo aver cercato di salvarsi assieme alle sue due amiche sul Natisone, ma dopo 17 giorni dalla tragedia, le speranze di trovarlo vivo sono praticamente nulle. Si ipotizza potrebbe essere finito in una “Forra” (gola) del fiume friuliano, una di quelle profonde gole a pareti verticali e ravvicinate, tra le quali scorre un corso d’acqua, e dove i soccorritori pensano che possa essere rimasto incastrato il corpo del ragazzo. 

Era lui che sembrava tenere in piedi quell’abbraccio disperato a tre, mentre l’acqua del fiume Natisone saliva vorticosamente, così veloce da non dare il tempo di raggiungere le sponde vicine.

Una fine terribile, che ieri invece, sul Brenta si è riusciti ad evitare, salvando i due ragazzi.
 

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