“Fermo restando la piena fiducia negli organismi deputati all’iter di assegnazione, fermo restando il diritto di ognuno a non essere condannato a prescindere per un cognome, credo che un caso come questo meriti un approfondimento. Se non altro per la vicinanza ad un nome così importante nella storia della mafia. Basterà già chiedere informazioni sul procedimento, grazie alle quali si potrà valutare se occuparcene, con documenti alla mano. In questi casi ogni elemento va segnalato e non va mai sottovalutato a prescindere”. Così il vice presidente della commissione parlamentare antimafia, Mauro D’Attis, in riferimento alla vicenda di Giorgio Cristiano, il nipote dell’ex boss Giovanni Brusca, assegnatario di un albergo a Palermo, sequestrato alla mafia nel 2020. Ad assegnarlo, la Cribea srl, sarebbe stato, nel 2021 il tribunale di Palermo col parere favorevole della Procura del capoluogo, della Questura e dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati. 

 

La vicenda

Un albergo, in pieno centro a Palermo, confiscato alla mafia e dato in gestione al nipote di Giovanni Brusca. E’ quanto portato alla luce da un’inchiesta realizzata da ‘Confidential’, il format di approfondimento di Fanpage.it. L’albergo in questione è l’Hotel Garibaldi, situato nella prestigiosa piazza Politeama, sequestrato alla mafia e, scrive Fanpage, assegnato nel 2021 dal tribunale di Palermo alla Cribea srl, società di Giorgio Cristiano, nipote di Giovanni Brusca. “La Cribea srl – si legge su Fanpage – riesce ad avere i titoli per gestire l’hotel Garibaldi perché nel 2020 inizia a gestire la ‘Ruggiero Settimo Room’ un bed&breakfast nel cuore di Palermo. A 29 anni, partendo con un capitale sociale iniziale di 10mila euro, Giorgio Cristiano riesce ad ottenere in gestione il Garibaldi”. Il quotidiano online chiede conferma all’Agenzia nazionale per i beni confiscati che, con una pec e una breve dichiarazione telefonica, sottolinea che “l’assegnazione è stata fatta dal tribunale di Palermo che ha vagliato il nome di Giorgio Cristiano e non ha ravvisato nessuna criticità” e che “la Cribea srl non è destinataria di misure di prevenzione”.
 

Al patrimonio di Giovanni Brusca, il boss mafioso che ha ordinato l’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo e che a giugno è tornato in libertà, sarebbero ascrivibili, secondo quanto pubblicato da Fanpage, anche altri due alberghi di Palermo: l’hotel Borgo Vecchio e l’Astoria Palace Hotel. Il primo, come l’Hotel Garibaldi, è gestito dalla Cribea srl, l’Astoria Palace dalla Shc srl, società di Salvatore Cristiano, cognato di Giovanni Brusca. Anche l’hotel Borgo Vecchio e l’Astoria Palace erano stati sequestrati alla mafia nel 2015 “ma sono stati restituiti ai legittimi proprietari nel 2016 poiché non sarebbero stati dimostrati i rapporti tra il gruppo Ponte e il costruttore Sbeglia”.
 

 

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