Il veliero Bayesian, tragicamente affondato nella notte del 19 agosto 2024 al largo di Porticello, Palermo, sarà presto riportato in superficie. Le operazioni di recupero, programmate dal 20 aprile al 10 maggio 2025, rappresentano un passo cruciale non solo per restituire il relitto al suo destino, ma anche per fare luce sulle cause di un incidente che ha sconvolto la comunità marittima e internazionale. Sette persone, tra cui il magnate britannico Mike Lynch, sua figlia Hannah e altri cinque passeggeri, persero la vita quando una violenta tempesta colpì l’imbarcazione, un gioiello di 56 metri costruito da Perini Navi.
Il piano di recupero, messo a punto da una ditta specializzata scelta dai proprietari del veliero, è in fase di approvazione da parte della Capitaneria di Porto e della Procura di Termini Imerese. Per facilitare il sollevamento, l’albero di 75 metri sarà tagliato prima di riportare a galla lo scafo, che verrà recuperato con il carico di carburante ancora a bordo. Una volta emerso, il Bayesian sarà trasportato al porto di Termini Imerese, dove gli inquirenti condurranno rilievi dettagliati per chiarire la dinamica del naufragio. I costi dell’intervento, interamente a carico dei proprietari, sottolineano la complessità di un’operazione che richiede precisione e attenzione all’impatto ambientale.
L’inchiesta, che vede indagati per omicidio plurimo e naufragio colposo il comandante James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffith, punta a stabilire se l’affondamento sia stato causato da errori umani o dalle condizioni meteo estreme. Il recupero del relitto potrebbe fornire risposte definitive, offrendo risposte alle famiglie delle vittime e una lezione per la sicurezza marittima futura.