Un pugno in faccia “senza motivo” da un ragazzino e una bottiglia di vetro rotta addosso. È l’ennesimo episodio di violenza ai danni di un autista di un autobus cittadino per fortuna, stavolta, senza conseguenze gravi per la salute della vittima. 

È accaduto a Parma, quasi a ridosso del centro, con una violenza poi sfociata in rissa tra ragazzini, anche minori, filmata con un cellulare e diventata virale. Dopo le indagini dei carabinieri un minore è stato tratto in arresto.

 

A denunciare l’accaduto, con i filmati dell’aggressione rilanciati dai siti di informazione locali, è stato lo stesso autista aggredito, un dipendente di Tep, il servizio di trasporto pubblico parmigiano. L’uomo, in un’intervista video alla Gazzetta di Parma, racconta con amarezza di essere stato aggredito e picchiato mentre chiacchierava coi colleghi alla fermata dell’autobus in attesa dell’inizio turno in via Mariotti, Lungoparma, a ridosso del centro.

La testimonianza della vittima

“C’era un gruppo di ragazzini che cercava la rissa – spiega l’autista – nel momento in cui abbiamo chiesto di allontanarsi, uno di loro si è girato e mi ha dato un pugno in faccia. Ho provato a rispondere ma erano in tanti e non sono riuscito, anzi ho addirittura ricevuto una bottigliata in testa, che si è rotta”. Sul posto, teatro di altri episodi simili nell’ultimo periodo e per questo oggetto di servizi di presidio delle forze dell’ordine, c’erano dei carabinieri in borghese. I militari, racconta ancora la vittima, “hanno cercato di sedare la rissa” e “so che uno di loro è stato anche preso. Non sono riuscito nemmeno a lavorare perché sono dovuto andare in pronto soccorso e poi dai carabinieri, quindi c’è molta amarezza perché mi hanno anche impedito di fare il mio lavoro”. 

Sull’episodio sono in corso le indagini dei carabinieri. Un minore, a quanto appreso, coinvolto nella rissa, è in arresto per resistenza a pubblico ufficiale.

L’escalation di violenza sui mezzi pubblici

L’episodio di violenza non è che l’ultimo ai danni di controllori, autisti, capotreno, in questo caso caratterizzato dalla giovanissima età della “banda” oltre che dai futili motivi. Solo il giorno prima nel Trevigiano un ragazzo di 24 anni era stato arrestato dai carabinieri perché accusato di aver colpito con un pugno il controllore che gli aveva chiesto di mostrare il biglietto.

Lunedì in Toscana un capotreno è stato aggredito da un passeggero senza biglietto che poi si è scagliato anche contro il macchinista. Due giorni prima nel Pavese una capotreno donna è stata presa a schiaffi e spintoni per aver chiesto di smettere di fumare a un giovane. A inizio novembre le conseguenze erano state ben più gravi per Rosario Ventura, capotreno accoltellato a un fianco da un 21enne alla stazione di Genova Rivarolo, episodio che scatenò anche un massiccio sciopero di protesta del personale del trasporto ferroviario in tutta Italia. 

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