Giovani specializzandi italiani e stranieri insieme cercano di salvare un bambino in un condizioni critiche. Sul lettino c’è un manichino ma la situazione è reale. Reazioni allergiche, traumi, arresti respiratori e cardiaci, la sfida è realizzare rapidamente una diagnosi e scegliere una terapia.
Da sette anni i Pediatric Simulation Games mettono in competizione ragazzi e ragazze che in futuro indosseranno il camice del pediatra.
Quest’anno a Latina dal 3 al 6 settembre si sono date appuntamento 39 scuole di specializzazione italiane e straniere che si sono sfidate in quasi 200 scenari simulati di emergenze pediatriche, rigorosamente in inglese. A vincere è stata l’Università di Trieste in finale contro Udine, sotto l’occhio attento di giudici di importanti atenei statunitensi e canadesi.
I Pediatric Simulation Games sono stati ideati nel 2017 da Riccardo Lubrano, primario di Pediatria e Neonatologia dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina e docente all’Università Sapienza di Roma e sono la più importante competizione internazionale di questo genere.
Nel servizio di Mauro Scanu, interviste a Riccardo Lubrano, Allan R. De Caen dello Stollery Children’s Hospital di Edmonton (Canada), Monika Kleinman del Boston Children’s Hospital (Stati Uniti), e Sabrina Cenciarelli, Direttore Generale Asl Latina.