“La pedofilia e la pedopornografia sono crimini raccapriccianti, che violano l’essenza dell’essere umano. Quando un bambino viene violato la sua vita viene devastata: il suo dolore incrina il tessuto stesso della nostra società, la fiducia collettiva, la capacità di essere comunità. L’era digitale espone i bambini a rischi ancora più insidiosi. Dietro l’anonimato virtuale possono nascondersi soggetti pronti ad approfittare delle fragilità emotive dei ragazzi e delle loro personalità in formazione”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia.

“L’Italia – ricorda il Capo dello Stato – ha sviluppato un sistema giuridico solido e in costante evoluzione per contrastare la pedofilia e la pedopornografia, in linea con le normative e gli impegni internazionali. Tuttavia, la tutela dei diritti dei bambini non si esaurisce nell’applicazione delle leggi, ma richiede anche una consapevolezza diffusa dell’importanza di non voltarsi dall’altra parte. L’infanzia ha bisogno di adulti attenti, capaci di ascoltare e di interpretare anche i silenzi. Adulti che sappiano riconoscere e affrontare le situazioni di disagio, prevenire i pericoli per i minori, educarli a un uso consapevole della tecnologia. È una responsabilità – conclude Mattarella – che interpella l’intera società”.

 

Meloni: “La lotta alla pedofilia e alla pedopornografia è una battaglia di civiltà”

“La lotta alla pedofilia e alla pedopornografia è una battaglia di civiltà che intendiamo combattere fino in fondo”. Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione dell’evento promosso da Telefono Azzurro “Il Silenzio Non Protegge. L’Abuso Sessuale è un problema di tutti”, presso la Sala Polifunzionale della presidenza del Consiglio dei Ministri.

“Stiamo dando il nostro contributo in questa direzione – prosegue – dotando le Forze dell’Ordine degli strumenti normativi e operativi di cui hanno bisogno per operare sul campo; partecipando attivamente alle attività degli organismi internazionali, rilanciando in quelle sedi anche la necessità di un impegno sempre maggiore contro l’abominio di chi rapisce i bambini per renderli schiavi del sesso, privandoli del loro presente e del loro futuro; promuovendo campagne e iniziative di sensibilizzazione sia mediatiche che territoriali; incentivando l’alfabetizzazione digitale degli adulti; sostenendo il lavoro preziosissimo delle associazioni del terzo settore che lavorano in questo ambito e che, con la loro generosa prossimità ai bisogni e alle sacche di fragilità, rappresentano una mano tesa; aiutando le famiglie a esercitare la propria insostituibile funzione educativa attraverso, ad esempio, le misure in materia di monitoraggio dell’attività digitale dei minori”.

“Da questa sfida – sottolinea la premier – non ci tireremo mai indietro, per fare luce su una piaga che prolifera nel buio. E fare luce significa anche saper accogliere le piccole vittime, e far sapere a ciascuna di loro e agli adulti che le circondano che chiedere aiuto si può e anzi si deve. In questo senso, voglio ricordare che tra i tanti strumenti a disposizione c’è il ‘Numero 114 Emergenza Infanzia’ della Presidenza del Consiglio, affidato proprio al Telefono Azzurro. I numeri ci dicono che è un mezzo estremamente importante, per intervenire tempestivamente su situazioni di pericolo potenziale o conclamato”.

“Rivolgendosi ai partecipanti – prosegue la premier – al congresso ‘Child dignity in the digital world’, Papa Francesco ha detto: ‘Vogliamo bandire dalla faccia della terra la violenza e ogni tipo di abuso nei confronti dei minori. Guardiamoli negli occhi: sono le vostre figlie e i vostri figli, dobbiamo amarli come capolavori e figli di Dio. Hanno diritto a una vita buona. Abbiamo il dovere di fare tutto il possibile perché la abbiano’. Parole che ci spronano ogni giorno a fare la nostra parte. Senza esitazioni, con coraggio e determinazione. Per difendere i più piccoli, e conservare intatti il loro presente e il loro futuro”.

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