Un’escursione finita in tragedia quella della scorsa notte sulla cima del Monte Genzana. Dopo aver visto il tramonto sulla montagna abruzzese, nella tardaserata di lunedì, una coppia di amici stava riscendendo a valle. Qui, sul sentiero che collega il piano delle Cinquemiglia a Frattura, frazione del comune di Scanno, è avvenuto il tragico incidente. L’uomo alla guida, un quarantenne,
Luca Persiani, noto pilota di Formula 3000, è morto dopo essersi lanciato dalla jeep precipitata in un burrone per diverse centinaia di metri, probabilmente a seguito di una manovra sbagliata. Stando alla ricostruzione effettuata dalla Guardia di Finanza del soccorso alpino, che sta indagando sulla vicenda, è emerso che i due erano partiti nel pomeriggio di ieri da Albano Laziale fino alla montagna abruzzese per una escursione.
Dopo aver atteso il tramonto e aver cenato, i due hanno deciso di tornare a casa, in considerazione anche delle avverse condizioni atmosferiche. Il 40enne, arrivato nei pressi di un ripetitore dei vigili del fuoco, avrebbe perso l’orientamento a causa della nebbia, imboccando un sentiero sbagliato e scosceso. “Scendi subito che è pericoloso” avrebbe detto Persiani alla giovane di 27 anni che era con lui nell’abitacolo. Un’accortezza che ha salvato la vita alla donna.
L’automobilista avrebbe quindi tentato in diversi modi di risalire, ma la situazione è apparsa compromessa. Quando ha capito che non poteva fare più nulla, si sarebbe lanciato dal mezzo in corsa, precipitando per centinaia di metri. Anche il mezzo è finito in un burrone, dopo essere scivolato per seicento metri nel bosco. La ragazza non ha potuto fare altro che urlare e chiamare i soccorsi. “L’ho visto lanciarsi dalla jeep e morire davanti ai miei occhi. Mi sono sentita impotente, ha detto la donna ai soccorritori che sono riusciti a raggiungere il sentiero intorno all’una e trenta di ieri notte, dopo circa due ore, a causa della nebbia. La giovane è stata trasportata all’ospedale di Sulmona in buone condizioni.
La salma di Persiani, su disposizione della procura di Sulmona, è stata trasferita nell’obitorio dell’ospedale peligno per l’autopsia. Sul posto sono intervenuti anche i volontari del soccorso alpino e speleologico, i vigili del fuoco di Sulmona, i sanitari del 118 e i carabinieri della compagnia di Castel di Sangro.