Matteo Ricci, ex sindaco di Pesaro, eurodeputato e candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Marche, ha ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito dell’inchiesta “Affidopoli” della procura di Pesaro. L’indagine riguarda presunte irregolarità negli affidamenti pubblici a due associazioni, Opera Maestra e Stella Polare, durante il suo mandato.

L’accusa ipotizza un vantaggio in termini di consenso politico, senza benefici economici. La notizia, diffusa il giorno successivo alla convocazione delle elezioni regionali, ha suscitato la reazione dell’ex sindaco, che in un videomessaggio pubblicato sui social ha espresso sorpresa, amarezza e rabbia per l’accusa. Nel messaggio, Ricci si è detto estraneo ai fatti, sottolineando di non essersi mai occupato direttamente di affidamenti pubblici in 15 anni di amministrazione, avendo sempre delegato tali responsabilità ai suoi dirigenti e collaboratori, di cui si fidava ciecamente.

L’accusa mossa dalla procura ipotizza che Ricci non abbia ottenuto benefici patrimoniali, ma un presunto “vantaggio” in termini di consenso politico, derivante da iniziative come murales e feste organizzate dalle associazioni coinvolte. “Mi si accusa di aver aumentato il mio consenso politico, un’ipotesi abbastanza curiosa”, ha dichiarato Ricci, smentendo categoricamente di conoscere le due associazioni e ribadendo la sua serenità nel merito delle accuse. L’ex sindaco non ha nascosto la sua frustrazione per i tempi dell’inchiesta, che considera sospetti: “Questa cosa arriva il giorno dopo la convocazione delle elezioni, dopo un anno di indagini. C’è tanta amarezza e tanta rabbia”. 

Nonostante ciò, Ricci si è detto fiducioso nella magistratura, convinto di poter smontare le accuse, e ha precisato che, qualora un collaboratore avesse commesso errori, il sindaco sarebbe da considerarsi parte lesa, vittima di una fiducia tradita. Concludendo il suo messaggio, Ricci ha voluto rimarcare il suo approccio alla politica: “La politica per me è passione, confronto di idee, voglia di battersi per migliorare il futuro della nostra terra”. Ha poi aggiunto di voler affrontare la vicenda “con serenità e mettendoci la faccia”, come ha sempre fatto nella sua carriera.

L’inchiesta “Affidopoli” getta un’ombra sulla campagna elettorale di Ricci, ma l’ex sindaco sembra determinato a proseguire il suo percorso politico, affidandosi alla giustizia per chiarire la sua posizione.

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