Il Piano strutturale di bilancio “non lascia indietro nessuno”. “Mette al centro il lavoro”. E si concentra sui pilastri delle pensioni e della sanità. Ma visto che la sostenibilità del welfare dipende dalla demografia, rafforza anche le politiche per la famiglia. Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti traccia attraverso il nuovo documento di finanza pubblica da inviare all’Europa la silhouette della prossima manovra. Che contribuirà a dare una spinta al Pil 2025 di 0,3 punti, circa 6 miliardi. Il piatto forte del menu sono il taglio del cuneo e l’Irpef a tre aliquote strutturali: il resto dipende dalle risorse in arrivo dalla lotta all’evasione e dal concordato.

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