È corsa contro il tempo in Europa per stilare entro domani il documento congiunto sull’accordo sui dazi con gli Stati Uniti.

Intanto le borse del vecchio continente aprono in territorio positivo.

Londra, Francoforte e Parigi hanno rialzi tra lo 0,2% e lo 0,5%. La migliore è Madrid (1% circa) e la peggiore Milano, che si muove intorno alla parità.

A Piazza Affari è appesantita dal titolo Iveco, che cede quasi il 5% dopo la conferma della vendita a Leonardo della divisione difesa per 1,7 miliardi e a Tata Motors dei veicoli commerciali per 3,7 miliardi.

Le borse asiatiche sono in gran parte negative. Fa eccezione Tokyo (1%), dopo che la Banca del Giappone ha lasciato invariato il costo del denaro.

Ma Seul perde lo 0,28% dopo l’accordo sui dazi raggiunto in extremis dalla Corea del Sud, e che ricorda molto quello con l’Unione europea: tariffe al 15%, 350 miliardi di investimenti negli Stati Uniti e acquisti per 100 miliardi di dollari di prodotti energetici.

In rosso di oltre un punto percentuale anche le piazze cinesi, dopo dati Pmi che mostrano la contrazione del settore manifatturiero a luglio, e per le preoccupazioni dei paesi dell’area che non hanno raggiunto un’intesa con Washington. L’India, ad esempio, subirà dazi del 25% più sanzioni.

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