In evidenza sui mercati ci sono soprattutto le obbligazioni pubbliche, a partire da quelle italiane. Ieri asta record per i Btp a 7 e 30 anni: la domanda complessiva è stata di 206 miliardi di euro, a fronte dei 13 miliardi offerti.
La domanda record per i Btp arriva prima dei nuovi tagli attesi dei tassi da parte della Bce. Lo spread Btp/Bund venerdì ha toccato il minimo dall’ottobre 2021. Nei primi due giorni della settimana, tuttavia, c’è stata una risalita sia dello spread sia, soprattutto, dei rendimenti dei titoli di Stato, cresciti di 20 punti base. Oggi in avvio lo spread è stabile a quota 123 punti, il rendimento del Btp decennale è al 3,53%.
La tendenza al rialzo dei rendimenti è partita dagli Stati Uniti (+16 punti base per il rendimento del Treasury decennale, pari al 4,22%). Diversi funzionari della Fed hanno segnalato negli ultimi giorni come un nuovo taglio dei tassi da 50 punti base da parte della banca centrale. Il FedWatch Tool di Cme Group segnala che la probabilità di un taglio sia da 25 punti base a novembre è all’88%.
Tra le borse, Milano viene da due giorni in calo. Oggi in apertura segna +0,18%, leggermente meglio dell’Eurostoxx 50 (+0,12%).
Tra i titoli del Ftse Mib maggiore rialzo per StMicroelectronics (+3,68%), dopo i conti di Texas Instruments, nel settore microchip. La società ha mostrato ricavi inferiori alle attese ma ha indicato di aspettarsi una ripresa degli ordini dopo otto trimestri di vendite in discesa. Sale anche Stellantis (+3,43%), mentre i maggiori cali sono per Saipem e (-1,31%) e Telecom Italia (-2,13%).
In Asia, invece continua invece la risalita delle borse cinesi (Hong Kong +1,38%, Shanghai +0,51%), anche dopo il taglio dei tassi da 25 punti base deciso lunedì dalla banca centrale.
Tra gli effetti di questa ripresa cinese c’è stata ieri la risalita del petrolio, tornato a toccare con il Brent i 76 dollari al barile. Oggi lieve calo, a quota 75,5 dollari.
Non si ferma invece l’oro: ennesimo record oggi, il prezzo spot supera i 2.752 dollari all’oncia.
