Due genitori sono stati arrestati dai carabinieri del Comando provinciale di Rimini per aver costretto la figlia a sposare un connazionale in Bangladesh.
Le indagini e la ricostruzione della vicenda
Le indagini, avviate nello scorso febbraio, hanno ricostruito che, nell’arco temporale compreso tra novembre 2024 e aprile 2025, i genitori avrebbero costretto la giovane ad accettare un matrimonio combinato con un connazionale da loro scelto, celebrato in Bangladesh il 17 dicembre 2024.
Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, i due genitori avrebbero tratto in inganno la figlia, convincendola a recarsi in Bangladesh con una scusa. Una volta giunta però nel paese natale, le avrebbero sottratto immediatamente i documenti e la carta di credito e a quel punto la ragazza avrebbe appreso il vero motivo del viaggio. La giovane sarebbe stata inoltre costantemente controllata, subendo minacce e maltrattamenti, fino momento in cui è stata costretta al matrimonio combinato con un uomo molto più grande di lei appartenente a una facoltosa famiglia. Dopo le nozze la situazione si sarebbe ulteriormente aggravata: la vittima sarebbe stata costretta ad assumere farmaci propedeutici a favorire una gravidanza e calmanti, al fine di fiaccare la sua volontà.
Sfruttando il desiderio espresso dai parenti di una rapida maternità, la ragazza è riuscita a convincere i genitori a farle fare rientro temporaneamente in Italia, così da poter ritrovare la serenità persa.
Giunta lo scorso aprile all’aeroporto di Bologna, la ragazza è stata immediatamente presa in carico dai militari del Nucleo Investigativo e portata in località segreta, raccontando agli investigatori quanto le era accaduto. La giovane è stata inoltre supportata da strutture territoriali di assistenza alle donne vittime di violenze e abusi, che hanno cooperato in stretta sinergia con l’Arma. I coniugi sono stati rintracciati dai carabinieri presso l’abitazione di residenza e sottoposti agli arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.