Pelli di alligatore del Mississipi (alligator mississippiensis), pitone delle rocce birmano (python bivittatus), pitone reticolato (malayopythonreticulatus) e coccodrillo del Nilo (crocodylus niloticus).
Sono alcuni dei materiali con cui erano state fabbricati accessori per uomo e donna confiscati dalla Guardia di Finanza al confine con la Svizzera.
Dal controllo di un mezzo carico di colli, presso il valico di Uggiate con Ronago, Como, sono stati trovate 22 borse, 18 cinture e 30 calzature per un valore complessivo pari a circa 25.000 euro. Per il cittadino italiano di 25 anni, residente in Svizzera, che trasportava il carico, è scattato l’arresto.
L’uomo si era anche dimostrato visibilmente innervosito di fronte alle domande di rito delle Fiamme Gialle, affermando di non avere nulla da dichiarare. I numerosi accessori di abbigliamento, dalle fogge e colori stravaganti, erano realizzati con pelli esotiche da una nota società svizzera operante nel settore dell’abbigliamento di lusso.
Il contrabbandiere, poche ore prime del sequestro aveva effettuato le previste pratiche doganali all’esportazione dall’Italia verso la Svizzera, per poi, in assenza di documentazione, tentare di reintrodurla nel territorio comunitario passando attraverso un valico minore non presidiato.
“E’ plausibile ritenere che l’escamotage era stato adottato – spiegano dalla Guardia di Finanza – per eludere gli assolvimenti in materia di Iva all’importazione, sottraendosi, così ai controlli per la protezione della fauna e flora minacciate di estinzione”.