Premi Oscar 2023, le nomination. Maestri e outsider, in lizza anche Alice Rohrwacher- Corriere.it

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Record per «Everything Everywhere All at Once». Farrell e Blanchett favoriti tra gli attori. Spielberg tra i migliori registi. Candidato Signoretti per il make up di «Elvis»

Sarà Everything Everywhere All at Once, epopea psichedelica da una lavanderia fino al multiverso dell’eroina Michelle Yeoh, opera dei registi Kwan e Scheinert, ormai noti come i Daniels, il film da battere nella 95ª edizione degli Oscar. Undici le nomination conquistate, tra cui le più pesanti: miglior film, regia, attori, Michelle Yeoh e i non protagonisti Ke Huy Quan (il ragazzino di Indiana Jones e il tempio maledetto) e la figlia Stephanie Hsu, oltre a Jamie Lee Curtis. Nove candidature per Gli spiriti dell’isola
di Martin McDonagh (arrivato da Venezia 79 dove è stato premiato Colin Farrell, favorito per la statuetta) e, una delle poche sorprese, il tedesco Niente di nuovo sul fronte occidentale di Edward Berger, targato Netflix. Buon risultato per Elvis di Baz Luhrmann, per cui è in gara — oltre al protagonista Austin Butler — anche il nostro Aldo Signoretti (make up). Alice Rohrwacher con il cortometraggio Le pupille strappa una nomination che pesa, visto che la cinquina dei registi è tutta al maschile, dopo le vittorie di Chloe Zhao e Jane Campion nel 2012 e 2022. Sono Steven Spielberg con l’autobiografico The Fabelmans, Martin Mc Donagh, Todd Field per Tár e Ruben Östlund, già Palma d’oro a Cannes 75 con The triangle of sadness. Ma tra i dieci miglior film, accanto ai blockbuster Avatar 2 e Top Gun: Maverick c’è Women Talking della canadese Sarah Polley.

Poche, ma significative, sorprese tra gli attori. Insieme alla favoritissima Cate Blanchett (all’ottava nomination per Tár), concorrono come ipotizzato, oltre a Yeoh,Michelle Williams, madre inquieta per Spielberg e Ana de Armas (Blonde) e, inattesa, l’outsiderAndrea Riseborough per To Leslie dell’esordiente Michael Morris. Ignorata la performance di Margot Robbie in Babylon, il titolo più snobbato dai membri dell’Academy, così come quella di Brad Pitt tra i non protagonisti, dove la spunta Bryan Three Henry per Causeway, prodotto e interpretato da Jennifer Lawrence. Inaspettata (ma meritata) l’inclusione di Paul Mescal per l’opera prima di Charlotte Wells Aftersun
tra gli interpreti maschili dove è in compagnia anche di Brandan Fraser (The Whale) e Bill Nighy (Living
). Tra le nomination delle 23 categorie annunciate ieri a Beverly Hills da Riz Ahmed e Allison Williams, poca suspence anche per l’animazione: Guillermo Del Toro punta al bis con il suo Pinocchio dopo il Golden Globe. Attesa anche la presenza nella cinquina dei documentari del Leone d’oro 2022, Tutta la bellezza e il dolore di Laura Poitras. Per la miglior canzone corrono Rihanna (Wakanda forever) e Lady Gaga (Maverick), accanto a un altro film rivelazione di quest’anno, l’indiano RRR che però non corre tra i film internazionali. Oltre alla Germania, se la battono Argentina (Argentina 1985), Belgio (Close), Polonia (Eo) e Irlanda (The Quiet girl). Appuntamento al 12 marzo, con Jimmy Kimmel che torna a fare gli onori di casa al Dolby Theatre di Los Angeles.

24 gennaio 2023 (modifica il 24 gennaio 2023 | 20:21)

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