La piazza di San Giovanni canta e balla “Tutta l’Italia” di Gabry Ponte, tra fuochi sul palco e pubblico scatenato, e saluta così il Concertone del Primo Maggio organizzato da Cgil, Cisl e Uil a Roma. Un pomeriggio di musica dedicato al tema dei diritti e della sicurezza sul lavoro. 

 

Sul palco decine di artisti, Leo Gassmann apre cantando l’immancabile “Bella Ciao” e solo dopo si può davvero cominciare la lunga kermesse; moltissimi i “messaggi” da Elodie,  “i diritti sono di tutti o sono privilegi”, all’ironico Brunori Sas, “troppa pace e democrazia, fate un urlo contro la pace” ; da Giorgia a Big Mama (conduttrice con Noemi ed Ermal Meta) che domina la scena denunciando l’odio online. “Nell’ultimo periodo c’è tantissimo odio. Tantissimo. Parlerò dell’argomento dell’hating, di tutti quelli  che si sentono liberi di commentare negativamente quello che fai. Sta  diventando tutto troppo esagerato. Io mi chiedo: perché vi parte  questo sadismo, che magari arriva dall’insoddisfazione?”, chiede.       

E aggiunge: “Se non vi piaccio io cambiate canale; se non vi piace il  mio corpo fate in modo di non diventare mai come me; se non vi piace  quello che dico, bloccatemi: ma fateci vivere. Che ne sapete della mia storia? Il mio corpo mi ha fatto soffrire, ma io lo perdono, perché non lo potete perdonare voi?”. 

L’ omaggio a Papa Francesco fa riecheggiare la voce del pontefice, ricordando le sue parole : ‘La sicurezza sul lavoro è come l’aria che respiriamo, ci accorgiamo della sua importanza quando viene tragicamente a mancare ed è sempre troppo tardi”.

Mentre un altro omaggio è stato quello a Paolo Benvegnù il cantautore, morto improvvisamente lo scorso dicembre, ricordato dalla sua band che si è esibita sulle note di Oceano insieme a Brunori Sas e Mare verticale con Ermal Meta.

 

Non è passata inosservata, poi, l‘ironia di Brunori sas, dopo la sua esibizione si è rivolto al pubblico: “Popolo del 1° maggio, fatemi sentire un urlo”, e poi “di più, di meno, così così”.  E ha proseguito:  “Quanto mi piace ultimamente fare il tiranno e aizzare il popolo. Lo so, sono in controtendenza, è un momento di grande democrazia, di pace, di apertura da parte del mondo. Ma noi vogliamo andare contro e abbiamo scritto una canzone contro la pace, contro chi vuole portare avanti i diritti dei lavoratori, perché è un momento di troppa pace, troppi diritti dei lavoratori, troppa democrazia”, ha detto sarcastico il cantautore. “Per cui questo è un brano contro”, ha proseguito. Poi ha chiesto un “urlo contro la pace” e ha aggiunto: “Sono molto felice che non ci sia stato questo urlo, grazie di cuore”, ha detto ancora rivolgendosi al pubblico. “Rimaniamo svegli, rimaniamo uniti, buon Primo maggio”. 

Si butta in piazza, il “rocker” Lucio Corsi che in un crescendo assorbe e scatena l’energia della folla presente a San Giovanni. Grande tifo per lui: “Portaci all’Eurovision”

“Questo è un palco importantissimo, e sono contento nel nostro piccolo di poter fare qualcosa di grande. Sempre e per sempre dalla parte di chi ha bisogno”. Achille Lauro è stato accolto dalla piazza di San Giovanni a Roma, della sua Roma, da un caldo abbraccio.   Davanti ai tanti che lo aspettavano ha intonato i suoi ultimi successi, partendo dalla sanremese Incoscienti Giovani a Amore disperato, passando da Amor, tratta dall’ultimo disco. “Sono immensamente grato a ognuno di voi sotto al palco. Roma siamo tuoi figli e ti dobbiamo tutto”, ha detto prima di lasciare il palco tra gli applausi.

E quando arriva Giorgia, “la voce” – come l’ha definita Noemi – l’energia melodica della cantautrice romana incanta e avvolge la piazza.

E se c’era attesa per quello che avrebbe potuto dire Ghali con la sua esibizione, a scatenare le polemiche è stata l’esibizione del pomeriggio dei Patagarri che hanno rivisitato una canzone tradizionale ebraica e al termine della canzone hanno urlato “Free Palestine”.

Nessuna “provocazione”, invece per Ghali, che si è trovato invece ad affrontare un un imprevisto tecnico: mentre cantava Casa mia, il microfono ha smesso di  funzionare, lasciando la base musicale con la sola seconda voce in sottofondo. Nonostante l’inconveniente, l’artista ha continuato ad animare la piazza, perché la musica come lo spettacolo del Primo maggio, non si fermano e vanno avanti, sempre.

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