Il pm di Milano Paolo Storari ha chiesto 6 anni e 10 mesi per Francesco Lucci, fratello dell’ex capo ultrà del Milan, Luca, e 4 anni e 10 mesi per Christian Rosiello, ex bodyguard di Fedez, e Riccardo Bonissi. I tre, difesi dall’avvocato Jacopo Cappetta, sono imputati con il rito abbreviato nel processo che scaturisce dalla maxi inchiesta della Procura milanese sulle curve di San Siro. 

La richiesta di essere giudicati con rito abbreviato era arrivata in seguito a un aggravamento delle accuse nei confronti di Francesco Lucci. Il rito alternativo in caso di condanna consente una riduzione della pena fino a un terzo.

L’inchiesta e Fedez

Nella maxi-inchiesta che ha portato a 19 arresti nell’ambito delle curve di Inter e Milan, c’è un capitolo dedicato al rapporto tra il rapper Fedez (Federico Leonardo Lucia) e Luca Lucci,  leader ultras rossonero. Quest’ultimo, di cui si parlato anche per essere stato ritratto in alcune foto con Matteo Salvini, infatti interloquiva con il cantante a proposito di una bevanda.

Il 26 ottobre del 2023 viene riportata una conversazione tra il rapper che chiede l’intervento di Luca Lucci “per avere la possibilità di  somministrare la bevanda” (bevanda sponsorizzata da  Fedez e Lazza)” all’interno dello stadio Meazza in occasione degli  eventi calcistici, è scritto nell’ordinanza. 

“Ma se voi avete una società di consulenza o una società con la quale possiamo lavorare, ma se io vi appalto a voi la distribuzione di (nome della bevanda, ndr)? All’interno dello stadio…e vi prendete una percentuale…eh capito?”, dice Fedez, che non risulta indagato, immaginando una eventuale società di consulenza con cui collaborare.

Lucci si dice non soltanto disponibile ad  intercedere sul fronte rossonero, ma anche nerazzurro: “…se vuoi mi  muovo anche con l’inter, perché lui fa anche quelli dell’Inter…  quindi…io se vuoi, te le faccio mettere in entrambe le partite” con ciò attestando, a dire del gip, “la sua capacità di poter mettere in  atto un intervento trasversale all’interno dello stadio”. 

E a Lucci,  il cantante Fedez – in un dialogo del 12 dicembre del 2023 – si  rivolge per avere indicazione di una persona fidata “che potesse  occuparsi della sicurezza sua e della sua famiglia”, si legge nell’ordinanza. 

 

Nell’ordinanza si parla anche di incontri tra i due per “tessere preliminari accordi in ordine all’acquisizione, in società tra di loro, del locale denominato Old Fashion”, nota discoteca di Milano. In questo contesto, scrive il gip Domenico Santoro, “si inserisce una vicenda di indubbio interesse per le indagini, non certo per la presenza di Fedez quanto piuttosto perché l’episodio comprova come una frangia degli ultras del Milan si sia trasformata in una sorta di gruppo violento dedito a spedizioni punitive, anche su richiesta”. Si riferisce al pestaggio al personal trainer Cristiano Iovino che è tra gli episodi contestati nell’accusa di associazione per delinquere ad otto ultras milanisti, oltre a Lucci c’è anche Christian Rosiello, bodyguard di Fedez.

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