Un uomo, in fila per ricevere la Comunione nella chiesa del Parco Verde di Caivano, quando si è presentato davanti a don Maurizio Patriciello, gli ha consegnato- secondo quanto hanno ricostruito i Carabinieri – una busta con dentro un bossolo, presumibilmente della sparatoria di ieri sera quando un gruppo di una decina di persone a bordo di sette-otto scooter ha esploso dei colpi di pistola. L’uomo è stato bloccato dagli uomini della scorta di don Patriciello e dai Carabinieri del servizio di vigilanza. Secondo quanto riferito, avrebbe manifestato in passato problemi psichiatrici. Il fatto ha destato grande scalpore a Caivano: sulla vicenda il sacerdote nelle ultime ore ha preso una dura posizione sui social.

Viminale: “Intensificate le misure di tutela”

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, secondo quanto si apprende da fonti del Viminale, ha sentito al telefono don Maurizio Patriciello per esprimergli la propria solidarietà e ribadire la vicinanza dello Stato alla comunità di Caivano. Nell’occasione, il Ministro ha preannunciato una visita a breve a Caivano. Già da oggi, gli operatori della Polizia di Stato e dei Carabinieri hanno inviato pattuglie aggiuntive per presidiare il Parco Verde. Inoltre, è stata disposta l’intensificazione delle misure di tutela nei confronti di don Patriciello. Domani si terrà una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica focalizzato sugli episodi di Parco Verde.

Ieri il raid armato per le vie del quartiere

Una decina di persone a bordo di sei o sette tra scooter e moto ha percorso ad alta velocità alcune strade del rione Parco Verde, esplodendo alcuni colpi d’arma da fuoco, secondo la ricostruzione dei Carabinieri. Sono stati rinvenuti 8 bossoli. La “stesa” a pochi metri dal parco giochi inclusivo dedicato ai bambini del quartiere. inaugurato in mattinata.

In serata, il prefetto di Napoli Michele Di Bari, ha disposto l’intensificazione dei servizi di controllo del territorio. La Prefettura ha sottolineato come si tratti di un’area già ampiamente vigilata dalle forze di polizia, con operazioni congiunte e ad alto impatto, sulla quale le attività saranno ulteriormente rafforzate. L’argomento costituirà oggetto del prossimo comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

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