Lassana Diarrà, ex centrocampista francese, nel 2015 dopo un anno ruppe il suo contratto triennale con il Lokomotiv Mosca. Per il club russo, il giocatore aveva tradito l’accordo senza “giusta causa” e doveva pagare 20 milioni di euro, ma dopo 10 anni, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha dato ragione a Diarrà. 

La normativa FIFA in materia di calciomercato sarebbe incompatibile con la libera circolazione delle persone in ambito comunitario. 

Una decisione che riporta alla memoria la “sentenza Bosman” di una trentina di anni fa. Un provvedimento giurisdizionale adottato dalla stessa Corte di giustizia dell’Unione europea nel 1995 per regolamentare il trasferimento dei calciatori professionisti tra le squadre di calcio appartenenti alle federazioni dell’Unione Europea.

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